giovedì 27 agosto 2020

Aggiornamento ECDC: la pandemia in Europa

 Cresce la diffusione del virus in tutta Europa, con poche eccezzioni. In particolare il Lussemburgo che nelle settomane scorse contava fno a 200 nuovi contagi in quattordi giorni per ogni 100.000 abitanti, attualmente si trova intorno a quota 100. Il livello è ancora tra i più alti d'Europa, ma ora i picchi sono localizzati in Spagna e a Malta. La situazione italiana è molto peggiorata rispetto a qualche settimana fa, ma si colloca ancora sotto quota 20, quindi su un livello non particolarmente elevato. Notiamo tuttavia che attualmente la situazione italiana è peggiore rispetto a quella della Norvegia che già da tre settimane ha attivato rigide misure di controllo dei flussi di ritorno dall'estero.

La tabella dei contagi e dei decessi aggiornata ad oggi è riportata qui di seguito. I dati sono quelli elaborati da ECDC e si rifericono ad un campione di 100.000 abitanti e ad un periodo di due settimane:


Contagi Decessi
Spain 191.9 0.8
Malta 123.2 0.2
Luxembourg 102.3 0.3
Romania 84.8 3.2
Croatia 74.0 0.4
France 70.0 0.3
Belgium 49.4 0.8
Netherlands 43.2 0.3
Austria 41.2 0.1
Liechtenstein 39.1 0.0
Czechia 36.4 0.3
Sweden 35.4 0.4
Ireland 31.1 0.1
Iceland 30.8 0.0
Portugal 29.7 0.4
Greece 28.9 0.3
Poland 26.7 0.4
Bulgaria 26.5 1.5
Denmark 25.3 0.0
United_Kingdom 22.6 0.2
Cyprus 22.0 0.1
Germany 20.7 0.1
Slovenia 20.1 0.2
Italy 17.9 0.4
Slovakia 15.5 0.0
Lithuania 14.9 0.1
Norway 13.2 0.2
Estonia 10.3 0.1
Finland 6.5 0.0
Hungary 5.3 0.1
Latvia 3.0 0.1

Sempre grazie alla grafica di ECDC possiamo vedere la distribuzione territoriale dei contagi aggiornata ad oggi. Evidente la situazione critica della Spagna, Per l'Italia si notano diverse Regioni/PPA (Alto Adige, Veneto; Emilia-Romagna, Lazio e Sardegna) che hanno superato il livello di 20 contagi per 100.000 abitanti, sempre in due settimane.

Situazione dei contagi aggiornata al 27 agosto. Tratto da ECDC.

 

In generale, notiamo che le zone gialle (livello dei contagi inferiori a 20) si stanno facendo sempre più rare in tutta Europa, mentre un mese fa erano assolutamente preponderanti. Nulla di drammatico e senz'altro una situazione neppure lontanamento confrontabile rispetto a quella italiana del marzo scorso, ma certamente è richiesta la massima attenzione per evitare che la situazione possa degenerare.

2 commenti:

  1. Volevo segnalare che ECDC riporta in data 28 agosto una bella rettifica da parte del Lussemburgo di 1385 casi su circa 8000 registrati.
    il Lussemburgo nel report del 27 agosto che segue
    https://data.public.lu/fr/datasets/covid-19-rapports-journaliers/

    sembra togliere di mezzo i contagiati non residenti, se ho inteso bene.
    Ovviamente a seguire l’incidenza dei casi almeno per le prossime due settimane risulterá negativa è pertanto il Lussemburgo viaggerá in coda alla classifica.
    Mi chiedo se in Italia non vengano considerati nel consuntivo giornaliero nazionale i casi di lavoratori, turisti o studenti esteri positivi al tampone presso le nostre strutture sanitarie.
    Lo stesso ragionamento vale per gli altri stati.
    Sarebbe utile sapere. La ringrazio.

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  2. Il Lussemburgo con poco più di 600.000 residenti ufficiali risente molto della presenza di cittadini non residenti che sono strettamente legati alle attività finanziarie assai attive nel Granducato - paradiso fiscale. Si tratta di persone non residenti ufficialmente, ma che passano una parte consistente del loro tempo in Lussemburgo (potremmo definirli quasi dei "clandestini di lusso"). La situazione italiana è un po' diversa. Anche in Italia abbiamo contributi da cittadini stranieri (turisti, richiedenti asilo, sbarchi di migranti, ecc.), ma non sono dati tali da incidere pesantemente su una popolazione di 60 milioni di abitanti. Lo confermano gli ultimi numeri diffusi dal Ministero degli Interni relativi ai casi di positività riscontrate sulle circa 18.000 persone (per quasi la metà tunisini) che sono sbarcate complessivamente in Italia dal 1 gennaio ad oggi. I turisti stranieri sono molti di più (a cominciare dai due turisti cinesi trovati positivi a fine gennaio e inclusi a suo tempo tra i numeri italiani) e malgrado la sensibile riduzione degli arrivi dall'estero registrata questa estate non si segnalano molti casi. Temo che nel caso dei turisti stranieri ci sia una certa riluttanza a sottoporsi al tampone in Italia con il rischio di essere bloccati qui fino alla fine della quarantena. A meno che non ci siano sintomi gravi molti preferiranno evitare i controlli e rientrare nei Paesi di origine.

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