Oggi come ieri in Italia sono stati fatti quasi 100.000 tamponi, Non tutti - lo sappiamo - servono per individuare nuovi positivi al virus, ma il numero dei tamponi è abbastanza alto, soprattutto se lo confrontiamo con i valori di lunedi scorso (meno della metà). In realtà il numero dei tamponi comunicato giornalmente si riferisce sostanzialmente a tamponi analizzati il giorno precedente e quindi il dato del lunedi risente di una calo fisiologico legato alla attività ridotta svolta dai laboratori di analisi durante il week-end.
Il dato dei contagi di oggi conferma l'andamento a macchia di leopardo che interessa gran parte del territorio nazionale. Questo vale per tutte le Regioni/PPAA o meglio per quelle che i tamponi li fanno davvero perché alcuni territori mostrano ancora un numero di tamponi piuttosto esiguo.
Il picco odierno dei contagi è localizzato in Lombardia (316 su un totale di 1462). In percentuale poco più del 21%, a fronte di una popolazione lombarda che corrisponde a quasi il 17% dell'intera popolazione italiana. Altre grandi Regioni presentano, in assoluto, valori significativi: Campania (183), Lazio (166), Emilia-Romagna (164) e Veneto (135). Ma anche il nostro piccolo Trentino non se la passa troppo bene perché i contagi sono, in assoluto, solo 16, ma se li normalizziamo rispetto al numero degli abitanti il dato trentino è perfettamente sovrapponibile rispetto a quello lombardo.
Due Regioni (Calabria e Sicilia) segnalano che, complessivamente, 10 casi di contagio provengono dai cosiddetti Centri di accoglienza per migranti. Questi Centri devono essere attentamente monitorati perché come tutte le comunità ad elevata densità abitativa sono luoghi particolarmente a rischio, ma il dato ci fa capire che i problemi principali attualmente non vengono da lì.
Intanto crescono i ricoveri ospedalieri saliti dai 1198 di ieri ai 1252 di oggi, a conferma di una tendenza di progressivo peggioramento. La giovanissima età media dei nuovi contagiati non esclude che ci possano essere anche casi gravi.
Il vero problema tra breve, sarà quello di gestire la riapertura della Scuole ed il completo riavvio delle attività produttive e sociali, con l'autunno in arrivo. Oggi è abbastanza facile identificare i sintomatici ed il sistema di tracciatura dei contagi ancora tiene. Se poi le persone scaricassero l'app Immuni e non dessero numeri di telefono falsi ai ristoranti le cose sarebbero più facili. Con l'arrivo della stagione autunnale, torneranno le malattie "di stagione" e tutto diventerà più difficile. Ci vorranno molti più tamponi (o almeno test rapidi anche se purtroppo non sono completamente affidabili) per tenere sotto controllo l'andamento dell'epidemia. C'è un forte rischio che le tensioni sul piano sanitario si vadano a sovrapporre a quelle di natura economica e che il Paese si ritrovi in una situazione di grande disagio.
Comunque non lamentiamo troppo della nostra povera Italia. Oggi un ineffabile presidente Macron, di fronte alla forte crescita dei contagi in Francia (oggi oltre 7000) avrebbe avuto la faccia tosta di sostenere "Succede qualcosa che la Scienza non aveva previsto!". Forse anche lui è un fan del prof. Zangrillo.
Nessun commento:
Posta un commento