martedì 11 agosto 2020

Lo Sputnik V e la pandemia mondiale

Oggi la Russia ha  annunciato la registrazione di un vaccino denominato Sputnik V per il SARS-CoV-2 utilizzabile per usi civili. A ottobre dovrebbe partire una campagna di vaccinazione di massa, anche se non mancano le critiche a livello scientifico per la velocità con cui si è passati alla registrazione senza avere avuto il tempo materiale per verificare la sicurezza e l’efficacia del vaccino. Ricordando sempre che un vaccino insicuro potrebbe fare più danni del virus stesso. Ormai la questione ha assunto una dimensione politica e non sembra casuale la scelta di attribuire al vaccino un nome che ricorda il passato glorioso dell’Unione Sovietica durante la fase iniziale della corsa allo spazio. Per un breve tempo, quando si lanciavano i satelliti Sputnik, i sovietici si trovarono in testa rispetto agli Stati Uniti, anche se poi, alla fine, sulla Luna ci arrivarono gli americani. 

Una immagine dello Sputnik-1, primo satellite artificiale nella storia dell'Umanità, lanciato dall'Unione Sovietica il 4 ottobre 1957

Vedremo come finirà la storia dello Sputnik V. Nel frattempo, può essere utile fare un breve aggiornamento sull’andamento della pandemia in alcune parti del Mondo. Partiamo dagli Stati Uniti, dove anche il secondo picco dei contagi e dei ricoveri sembra aver superato il punto di massimo. Il numero dei decessi si mantiene su livelli superiori mediamente a 1.000 casi al giorno (circa il doppio rispetto ad un mese fa), ma sembra comunque aver raggiunto il livello massimo. Questa osservazione ha fatto dire ad un super-ottimista Trump che il virus se ne starebbe andando. Il povero Trump è stato subissato di critiche, ma ciò non toglie che i numeri giornalieri dell'epidemia in USA abbiano cessato di crescere e questo è comunque un dato confortante. Purtroppo i dati nazionali USA sono la combinazione dei dati provenienti da diversi Stati dove l’andamento della pandemia è temporalmente sfasato. L’analisi dei numeri complessivi ci dice poco e, soprattutto, non ci permette di escludere che da qui a due o tre mesi non si presenti un nuovo picco. Per il momento accontentiamoci del fatto che la situazione non stia ulteriormente peggiorando.
Dati aggiornati sugli Stati Uniti (tratto da https://covidtracking.com/data)
 
Per quanto riguarda l’Europa, ci sono molti Paesi in grave difficoltà. La mappa elaborata da ECDC ci fornisce una vista completa della situazione (almeno per i Paesi che fanno parte o hanno relazioni stabili con l'Unione Europea). Le zone scure sono numerose e questo ci fa capire quanto alto sia il rischio di importare contagi a causa degli spostamenti turistici che sono tipici di questa stagione. Le cronache sono piene di notizie che riportano di soggetti, soprattutto giovani o giovanissimi, che sono stati trovati positivi al ritorno dalle vacanze all’estero
 
Situazione dei nuovi contagi nei Paesi dell'Unione Europea (e in alcuni altri Paesi che hanno relazioni speciali con l'Unione). Tratto da: https://www.ecdc.europa.eu/en/cases-2019-ncov-eueea. Per vedere una versione aggiornata ed ingrandita della mappa si consiglia di consultare il sito ECDC.
 
Notiamo che l'utilizzo di una scala dei colori che raggruppa assieme tutti i territori che stanno sotto i 20 nuovi contagi per ogni 100.000 abitanti ogni due settimane non permette di cogliere le forti differenze esistenti tra l'Italia (valore medio 7,5) e altri Paesi vicini come, ad esempio Austria e Croazia che hanno valori nazionali medi di poco inferiori al livello 20. Ricordiamo inoltre che la Germania, pur avendo registrato un livello di nuovi contagi inferiore a 20, ha circa il doppio di nuovi contagi rispetto all'Italia. Inoltre, come già ricordato, la figura non mostra i dati di alcuni Paesi come la Svizzera e molti Paesi dei Balcani, dove talvolta il livello dei nuovi contagi è piuttosto elevato.

In conclusione, speriamo che Sputnik V non sia solo propaganda putiniana, ma funzioni davvero. Sarebbe un primo passo importante per vincere la battaglia contro la pandemia.





1 commento:

  1. Una ulteriore considerazione. Togliendo a SPUTNIK la lettera iniziale e quella finale l'anagramma è veramente di facile soluzione...
    Direi che anche questo evidenzia la paternitá.

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