giovedì 13 agosto 2020

Primo test in Israele di un farmaco anti Covid-19 basato su anticorpi estratti dal plasma di pazienti convalescenti

Si è molto discusso nei mesi scorsi della possibilità di trattare i pazienti malati di Covid-19 con anticorpi provenienti dal plasma di altri pazienti già guariti. Il metodo non è nuovo e non è privo di rischi perché quando si fa una infusione di plasma non se ne conosce esattamente la composizione. Questo rende il trattamento poco riproducibile ed espone ad effetti collaterali dovuti alla presenza nel plasma di componenti indesiderate. Il metodo sviluppato in Israele consiste nell'estrarre dal plasma alcuni specifici anticorpi di cui è conosciuta l'efficacia contro il SARS-CoV-2 e di trattarlim dopo opportuna purificazione e concentrazione, in modo da costruire un vero e proprio farmaco di composizone conosciuta e controllata. Si ritiene che questo trattamento possa essere efficace per i pazienti di media gravità che abbiano già sviluppato una polmonite interstiziale, ma che non si siano aggravati troppo a causa di eventuali complicanze.

Proprio in questi giorni è iniziato il trial su alcuni pazienti. I primissimi risultati sono numericamente limitati e statisticamente non significativi, ma sono comunque molto positivi. La sperimentazione sarà estesa ad un campione più ampio di pazienti nelle prossime settimane. Al momento non mi risulta che ci siano risultati pubblicati su riviste scientifiche, ma la stampa israeliana ha dato ampio risalto alla notizia.

Ricordo che questo farmaco non si colloca nella fascia degli anticorpi di sintesi su cui ci sono comunque molte sperimentazioni in corso, ma va considerato come un perfezionamento della vecchia tecnica delle infusioni di plasma prelevato da pazienti covalescentii. Se le sperimentazioni in programma dimostrassero la validità del farmaco, sarebbe comunque un passo in avanti significativo perché potrebbe aiutarci a ridurre la letalità del virus e sarebbe senz'altro utile per ridurre i tempi di ricovero in ospedale (fattore da non trascurare durante i picchi epidemici). In attesa che ci sia un vaccino efficace, tutti i farmaci che possono migliorare le possibilità di cura sono benvenuti,

2 commenti:

  1. Solo per segnalare che il file ECDC di oggi 14 agosto riporta
    nell'ultima rilevazione giornaliera 9879 deceduti per Covid-19 a livello mondiale. E' la giornata più pesante dopo quella del 16 aprile scorso con 10504 deceduti. Speriamo che da tutte queste sperimentazioni esca al più presto qualcosa di veramente efficace per fronteggiare gli effetti della pandemia.

    RispondiElimina
  2. Preciso che il numero dei deceduti in data 14 agosto é tutto da verificare. Ieri infatti ECDC , ma anche OMS, hanno apportato quella che definirei la madre di tutte le rettifiche dall’inizio della pandemia: in UK 5359 in meno . Ho trovato questo articolo della BBC che precisa le motivazioni del governo inglese:
    https://www.bbc.com/news/health-53722711

    Forse la cosa meriterebbe un post specifico da parte sua per capire quanto sono diverse le metodologie di rilevazione dei deceduti tra gli Stati , almeno i principali a livello europeo.

    RispondiElimina