In una articolo apparso oggi sul Corriere della Sera la brava giornalista Silvia Turin ci informa sul fatto che la crescita dei nuovi positivi osservata in questo tempi ferragostani è stata accompagnata da una sensibile crescita anche della carica virale media dei tamponi positivi. Attualmente la densità di virus riscontrata nei campioni è tipicamente superiore anche di due ordini di grandezza rispetto ai valori che venivano trovati fino a fine luglio. Il dato è importante e particolarmente preoccupante perché smonta definitivamente le fantasie di chi dichiarava che i nuovi contagiati fossero in effetti "non malati". A conferma di ciò c'è anche la crescita, ormai evidente, sia dei ricoverati Covid complessivi che di coloro che richiedono un trattamento in terapia intensiva.
Osserviamo quindi una netta inversione di tendenza rispetto a quello che succedeva da giugno in poi e che era stato oggetto - a suo tempo - di uno specifico post. Combinando tutte le informazioni disponibili il quadro che emerge è abbastanza chiaro:
- Nei mesi di giugno-luglio abbiamo assistito alla lunga coda in esaurimento del picco epidemico registrato a fine marzo. Molti dei positivi rilevati in quei mesi risultavano a bassa carica virale, ma in realtà nei loro tamponi il virus era ben poco o del tutto assente. Si trattava in realtà di malati che avevano avuto la Covid-19 molte settimane prima e che in molti casi facevano il tampone nell'ambito di una attività di screening, oppure dopo essere risultati positivi ai test immunologici. Tutte queste persone non avevano nel loro fluidi naso-faringei virus integri (in grado di infettare), ma solo frammenti che comunque potevano dare un risultato del tampone debolmente positivo. Queste persone non erano più malate e non potevano infettare gli altri.
- Chi ha frettolosamente interpretato i dati di giugno per dedurne che il virus fosse "clinicamente morto" ha preso una grossa cantonata e dovrebbe chiedere scusa agli Italiani.
- Grazie a tanti giovani che citando una formidabile frase di Osho si sono ispirati al motto "di notte leoni, di giorno tamponi", il virus ha ricominciato a circolare in grande quantità e molti tamponi sono tornati ad essere fortemente positivi.
- Ricordo che la calibrazione assoluta della carica virale fatta tramite i tamponi è una questione tecnicamente piuttosto delicata, ma certamente è valida l'osservazione fatta dai responsabili dei laboratori di analisi che, operando con procedure sempre uguali, oggi vedono risultati positivi con un numero molto inferiore di cicli di amplificazione, a dimostrazione del fatto che la carica virale dei campioni è mediamente più alta rispetto a giugno-luglio.
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