La notizia del giorno (a livello di gossip si intende) è quella del contagio del Sig. Flavio Briatore, personaggio noto alle cronache e titolare di alcuni locali tra cui il Billionaire, celeberrimo punto d'incontro di VIP e meno VIP della Costa Smeralda. La notizia fa pandan con quella relativa al focolaio individuato tra i dipendenti del Billionaire dove, fino ad ora, si conterebbero oltre 50 casi di positività al virus.
Attualmente il Sig. Briatore è ricoverato all'Ospedale San Raffaele di Milano in condizioni che vengono definite "serie, ma non tali da richiedere il trasferimento in terapia intensiva". È affidato alle sapienti cure del prof. Zangrillo e gli auguriamo una pronta e completa guarigione. Qui vorrei evitare facili battute con il rischio sempre presente di scadere in un moralismo un po' manicheo. Vorrei invece trarre spunto da questa vicenda per evidenziare un parallelismo con altri fatti di cronaca a cui la stampa dava ampio riferimento fino a circa un mese fa.
Mi riferisco in particolare ai focolai che erano stati evidenziati in Italia durante il mese di luglio e che riguardavano spesso lavoratori stranieri. Si trattava ad esempio di badanti, addetti ai servizi logistici, lavoratori di ristoranti, addetti ai macelli e braccianti agricoli. Durante il mese di luglio sono state numerose le segnalazioni (anche in Trentino) di questi focolai la cui origine era facilmente attribuibile all'importazione del virus dai Paesi di origine dei lavoratori interessati.
Cosa c'entra il Billionaire con i braccianti agricoli di origine rumena domanderete voi. In realtà molti dei focolai che stiamo registrando in questa pazza estate hanno due fattori in comune: l'innesco legato all'arrivo del virus dall'estero (evento altamente probabile considerato l'attuale sviluppo della pandemia) ed una rapida diffusione del virus all'interno di un'area abbastanza circoscritta caratterizzata da contatti stretti tra le persone e dalla carenza di misure di prevenzione. Poco importa che il processo avvenga nei dormitori dei braccianti agricoli rumeni o nelle dorate stanze del Billionaire. Il virus non chiede lo stato patrimoniale del contagiando prima di colpire: se stiamo troppo vicini l'uno all'altro e se non adottiamo le opportune misure di protezione il virus trova ampi spazi davanti a sé e si espande.
Rinnovando gli auguri al Sig. Briatore, speriamo che almeno questa vicenda serva a far capire ai più spavaldi e a certi politici un po' gaglioffi che con il SARS-CoV-2 non si scherza.
Nessun commento:
Posta un commento