venerdì 5 novembre 2021

Aggiornamento sulla pandemia: molto meglio dello scorso anno o solo 3 settimane di ritardo?

Stiamo assistendo in gran parte d'Europa ad una forte risalita della pandemia ed anche l'Italia mostra un generale peggioramento dei parametri. Al momento, non c'è ancora evidenza di una elevata criticità, ma la situazione va comunque tenuta sotto stretto controllo

Partiamo dai contagi che, durante l'ultima settimana, sono aumentati, sia pure in modo non drammatico. Mediamente, i contagi dell'ultima settimana sono rimasti ancora sotto la soglia dei 5.000 casi giornalieri, ma ci potrebbe essere un effetto legato al lungo weekend di inizio novembre che potrebbe aver indotto un calo nei contagi dei contagi.

Nuovi contagi giornalieri (linea grigia) e loro valore medio calcolato su base settimanale (linea blu). La linea azzurra corrisponde all’andamento dei contagi durante lo stesso periodo dello scorso anno

Il grafico mostra chiaramente che i contagi sono ancora sotto controllo, ma potrebbe essere solo una calma apparente prima della tempesta. In pratica, non possiamo dire se nelle prossime settimane osserveremo un rapido incremento analogo a quello avvenuto a partire dalla metà del mese di ottobre 2020, oppure se osserveremo un nuovo picco pandemico molto meno pronunciato. 

Ricordo che nel mese di ottobre 2020 avevamo a che fare con un ceppo virale abbastanza simile al virus originale di Wuhan, la cui contagiosità era pari a circa la metà della variante Delta. D'altra parte, un anno fa nessuno era vaccinato e la grande maggioranza delle persone non aveva alcuna protezione immunitaria nei confronti del virus. Quindi non è affatto detto che si debba ripetere quanto è successo un anno fa, soprattutto se rispetteremo con scrupolo le norme di sicurezza e se riusciremo a evitare che i no-vax facciano troppi danni.

Passando agli altri parametri pandemici, notiamo un significativo aumento del numero di posti letto occupati nei reparti Covid degli ospedali italiani:

Variazione percentuale del numero di posti letto occupati nei reparti Covid degli ospedali italiani

Anche il dato dei nuovi ricoveri in terapia intensiva mostra un incremento:

Nuovi ricoveri settimanali nei reparti Covid di terapia intensiva, normalizzati rispetto ad un campione di 100 mila abitanti

Qui di seguito vi mostro il dato dell'occupazione dei reparti Covid degli ospedali italiani, confrontato con il dato della Gran Bretagna:

Andamento del numero di posti letto occupati nei reparti di terapia intensiva di Italia (linea rossa) e Gran Bretagna (linea blu). I dati sono normalizzati rispetto ad una campione di 100 mila abitanti

Vediamo infine il dato sui decessi, confrontato - anche in questo caso - con il dato britannico:

Andamento dei decessi Covid in Italia (linea rossa) e Gran Bretagna (linea blu). I dati sono mediati su base settimanale e sono normalizzati rispetto ad una campione di 100 mila abitanti

Si nota una forte divergenza tra Italia e Gran Bretagna dove attualmente il dato sui decessi è pari a quasi 4 volte il dato italiano. Il dato italiano è rimasto abbastanza stabile nel corso delle ultime 5 settimane e rimane uno dei più bassi a livello europei.

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