martedì 9 novembre 2021

Singapore mette sotto assedio i (pochi) no-vax

Singapore è un posto singolare perché è governato con metodi che - secondo i nostri standard occidentali - sarebbero considerati quantomeno stravaganti. Chi c'è stato, forse ricorda le leggi severissime che impediscono di sporcare i marciapiedi, anche solo buttando a terra l'avanzo di una gomma da masticare.

Non sorprende quindi che l'atteggiamento delle Autorità di Singapore verso i no-vax non sia esattamente tra i più permissivi. Recentemente è stato annunciato che il 4% dei lavoratori di Singapore che ancora non hanno fatto il vaccino, dovranno sottoporsi ad un tampone quotidiano (a pagamento) per poter accedere al posto di lavoro (ovviamente sono esentati coloro che non possono essere vaccinati per motivi di salute). 

L'ultimo annuncio riguarda il fatto che - in caso di ricovero ospedaliero causato dalla Covid-19 - i non vaccinati dovranno pagarsi le spese ospedaliere. L'idea era stata avanzata anche in Italia, ma solo come provocazione. Evidentemente a Singapore hanno ritenuto che fosse una buona idea.

Come ricordavo all'inizio di questo post, la mentalità degli abitanti di Singapore è talmente distante dalla nostra, da rendere impossibile qualsiasi confronto con l'Italia. Immaginate cosa succederebbe ai malcapitati no-vax di Singapore se provassero a manifestare il loro malcontento, offendendo la memoria della Shoah.

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