martedì 23 novembre 2021

Salvini e la difficile quadratura del cerchio no-vax

L'Agenzia ANSA riferisce dell'ennesima riunione tra Salvini e i presidenti leghisti di Regioni/PPAA per concordare la linea da adottare nel contrasto della pandemia. Il comunicato stampa finale è un esempio da manuale di prosa "sotto vuoto spinto": "Si lavora insieme con il Governo con buonsenso per evitare chiusure, eccessive complicazioni per gli italiani e messaggi allarmistici. Grande cautela anche a tutela dei bambini (secco no al Green Pass per gli under-12). L'obiettivo, oltre alla massima attenzione per la tutela della salute, è salvaguardare la stagione turistica invernale". Incredibilmente, neppure una parola sulla necessità di spingere sull'acceleratore in tema di vaccinazioni.

Il virus continua implacabile a fare il suo lavoro e non si preoccupa certo delle prese di posizione del "capitano" e dei contrasti con alcune delle sue truppe che - schierate in prima linea sul fronte della pandemia - forse non hanno del tutto apprezzato le sue giravolte sui temi no-vax e no-pass. Più che proposte, dalla riunione è emersa una vera e propria invocazione: "Evitare le chiusure e non complicare la vita degli italiani. Guai ai messaggi allarmistici (che poi i turisti scappano!)". Ma i contagi ed i ricoveri in crescita come pensano di fermarli?

Ora la linea estrema di difesa è quella di non chiedere il green-pass ai minori di 12 anni. Ultimo residuo dell'insensato "giù le mani sui bambini" che spesso abbiamo sentito gridare dai palchi leghisti e nei raduni no-vax. Dimenticando che i vaccini sono uno strumento fondamentale per tutelare la salute dei bambini e chi strizza l'occhio ai no-vax su questo tema, rischia di fare grandi danni, magari solo per raccattare una manciata di voti.

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