mercoledì 17 novembre 2021

Il 2G anche in Italia?

Di fronte alla risalita dei contagi e dei ricoveri, con la zona gialla ormai alle porte, molti Presidenti di Regione/PA stanno chiedendo al Governo nazionale di adottare anche il Italia il modello austriaco detto "2G". In pratica, il green-pass verrebbe rilasciato solo a coloro che sono stati vaccinati o sono guariti dalla Covid-19. Per tutti i no-vax (che non siano stati recentemente infettati) verrebbe precluso l'accesso a bar, ristoranti, cinema, mezzi di trasporto ed altri spazi pubblici, escludendoli di fatto dalla vita sociale. Non è chiaro cosa succedrebbe sui luoghi di lavoro, dove - almeno in Italia - il green-pass è quotidianamente richiesto.

Va detto che il modello 2G può avere senso solo se la durata temporale del green-pass è limitata a 6 (massimo 9) mesi dopo il completamento della vaccinazione o la guarigione dalla Covid-19

Al momento, non sappiamo ancora quanto possa durare la protezione per coloro che fanno una terza dose di richiamo e quindi è prematuro - oggi - discutere sulla durata del green-pass rilasciato a queste persone. Un discorso a parte andrebbe fatto per coloro che sono immunodepressi e quindi meno protetti dai vaccini. Per queste persone, la situazione andrebbe affrontata a livello individuale, perché la loro risposta immunitaria può dipendere da vari fattori.

Tornando alla popolazione che non soffre di particolari problemi di natura immunitaria, la scelta del modello 2G, accompagnata da una riduzione della durate temporale del green-pass (rispetto all'anno attualmente in vigore), potrebbe avere senso. Purtroppo, come succede per tutte le altre misure che possono essere attuate per contenere la circolazione virale, passare al 2G soltanto quando dovesse scattare la zona "arancione" o - peggio ancora - quella "rossa", servirebbe a ben poco. In particolare:

  1. Se - analogamente a quanto successo in Austria - il passaggio al 2G dovesse indurre un certo numero di "ni-vax" a farsi vaccinare, passerebbe comunque quasi un mese e mezzo prima di poter vedere l'effetto protettivo dei nuovi vaccini. Un tempo molto lungo di fronte ad una ondata pandemica in forte aumento. In altre parole, le nuove vaccinazioni sarebbero comunque troppo tardive per impedire i danni sanitari legati alla saturazione dei reparti ospedalieri (ricordo che, con le regole attuali, le zone arancio/rosse sono stabilite tenendo conto dell'occupazione dei reparti Covid).
  2. Il passaggio al 2G ridurrebbe drasticamente il numero di tamponi antigenici che vengono quotidianamente fatti per controllare lo stato virologico dei non vaccinati.  Sappiamo che i tamponi antigenici sono uno strumento largamente imperfetto a causa della loro scarsa sensibilità. Tuttavia, in un momento di forte circolazione virale (quale è tipicamente quello in cui scatta una zona arancio/rossa), paradossalmente si vengono a verificare le condizioni d'uso ottimali per i temponi antigenici. Infatti - se ben eseguiti - i tamponi antigenici permettono comunque di individuare un certo numero di persone con forte carica virale e la presenza di falsi positivi diventa assolutamente trascurabile rispetto al numero di positività rilevate. Passare al 2G quando la prevalenza virale è molto elevata, significa rinunciare all'utilizzo di massa dei tamponi antigenici, proprio nel momento in cui il loro uso sarebbe meno insensato.
  3. Non va infine nascosto che il modello 2G - per essere credibile - ha bisogno di controlli rigorosi e di sanzioni certe per chi non lo rispetta. Temo che molti di coloro che reclamano a gran voce l'adozione del modello 2G anche in Italia, stiano pensando più che altro ad una sorta di "foglia di fico" per evitare le chiusure che inevitabilmente scatteranno se ci sarà un forte peggioramento della situazione pandemica. Basterà proclamare che i cattivi no-vax li abbiamo chiusi in casa e fare i controlli "all'italiana". Se questa fosse l'italica versione del modello 2G, il concetto di zona "rossa" (ultimo argine contro il disastro sanitario) sarebbe completamente svuotato.
In conclusione, io sarei d'accordo ad adottare il modello 2G purché lo si faccia subito e lo si applichi con il necessario rigore, prima che la situazione possa degenerare. Farlo troppo tardi sarebbe sostanzialmente inutile, se non addirittura dannoso.

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