In queste ore, si susseguono - concitate - le prese di posizione rispetto al grado di copertura offerto dagli attuali vaccini rispetto alla nuova variante Omicron. Hanno fatto scalpore, con immediato crollo dei mercati azionari mondiali, le affermazioni del CEO di Moderna, Stéphane Bancel secondo il quale l'efficacia degli attuali vaccini sarebbe molto ridotta rispetto alle varianti precedenti.
Qualcuno maliziosamente potrebbe osservare che la quotazione del titolo Moderna, che valeva circa 270 US$ fino a qualche giorno fa, è balzata a circa 350 US$ solo grazie all'annuncio della comparsa della variante Omicron. Se effettivamente fossimo costretti a sviluppare un vaccino completamente nuovo, si verrebbe a creare per i produttori dei vaccini un mercato nuovamente "vergine" che potrebbe aumentare considerevolmente i loro profitti.
Secondo altri, gli attuali vaccini, grazie alla terza dose già programmata, potrebbero comunque garantire un buon livello di protezione anche rispetto alla variante Omicron, soprattutto per i casi più gravi. I dati che provengono dal Sud Africa non ci aiutano a capire cosa stia effettivamente accadendo. Infatti la maggior parte dei contagi associati alla nuova variante sono stati trovati tra persone giovani, a basso rischio di gravi complicanze. Notizie confortanti sull'efficacia della terza dose sono giunte oggi dal Ministero della Salute israeliano, ma sono state messe in discussione da altre fonti israeliane.
In realtà, tutte le prese di posizione che appaiono in queste ore sono semplici congetture, non basate su osservazioni sperimentali consolidate. Le dichiarazioni che sentiamo in queste ore servono, tuttalpiù, per fare qualche bella speculazione in borsa.
Per poter avere risposte che abbiano un minimo di affidabilità dovremo aspettare almeno un paio di settimane. Sarà necessario fare prove di laboratorio per misurare la capacità neutralizzante del siero delle persone vaccinate. Sappiamo che questo tipo di esperimenti non fornisce risposte esaustive, ma, almeno da un punto di vista semi-quantativo, sarebbero comunque dati importanti. Per avere una risposta più esaustiva bisognerà attendere i risultati dal "mondo reale", ma per avere qualche informazione attendibile ci vorranno almeno 2 o 3 mesi.
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