In Belgio cambiano le priorità per l'accesso alle terapie intensive

Crescono i contagi in gran parte d'Europa, Belgio incluso. A fronte di questa situazione, il Ministero della salute belga ha chiesto agli ospedali di riservare il 25% dei posti di terapia intensiva ai pazienti Covid, rinviando, se necessario, alcuni tipi di intervento che potrebbero richiedere una certa disponibilità di posti letto in terapia intensiva. 

Su questo punto c'è stata una forte presa di posizione del Dr. Frank Vermassen, direttore dell'Ospedale Universitario di Gent, nelle Fiandre. Preso atto che la maggior parte dei pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva non è vaccinata, l'Ospedale Universitario di Gent ha rigettato l'invito del Ministero della salute dichiarando che non attiverà una riserva di posti letto dedicata a malati Covid non vaccinati. Costoro saranno ricoverati in terapia intensiva solo se ci saranno posti liberi, ma l'ospedale non rallenterà la cura delle altre patologie.

Cresce in tutta Europa l'insofferenza verso i non vaccinati che, oltre a sostenere la diffusione del virus, rischiano di intasare le strutture sanitarie, impattando anche sulla cura di tutte le altre gravi patologie. 

La dura presa di posizione dell'ospedale di Gent è solo un esempio di quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi, in coincidenza con il possibile aggravamento della pandemia. Si moltiplicano, in tutta Europa, le iniziative di duro contrasto ai no-vax: andiamo dal lockdown selettivo per soli no-vax sperimentato in Austria e in alcune parti della Germania fino alle proposte - fatte anche in Italia - di eliminare la possibilità di ottenere il green-pass con un semplice tampone negativo. 

A fronte dell'atteggiamento provocatorio e offensivo di taluni no-vax/no-pass che si atteggiano a vittime della Shoah, sta salendo l'insofferenza di coloro che hanno fatto il vaccino, rispettano le regole e vorrebbero mettersi al più presto alle spalle la pandemia, eliminando tutti i danni di natura sanitaria, economica e sociale. 

Manifestanti no-pass a Trento (tratto da L'Adige).