giovedì 18 novembre 2021

La fantasia al potere: da lunedì prossimo per entrare in Austria ci vorrà un certificato "2,5 G"

La fantasia dei burocrati è davvero illimitata e la pandemia che ci affligge da quasi 2 anni non ha contribuito a rendere la vita dei cittadini più semplice.

L'Austria sta passando notoriamente un periodo molto critico, con il livello dei contagi che - come media nazionale - sfiora i 1.000 casi settimanali per ogni 100 mila abitanti. L'Alta Austria si trova in condizioni addirittura peggiori, superando i 1.500 contagi settimanali per ogni 100 mila abitanti. Il buon senso direbbe che - come è stato fatto in Germania - i Paesi confinanti con l'Austria  imponessero la quarantena a coloro che provengono dal territorio austriaco e non sono vaccinati.

Più sbrigativamente il Dipartimento di Stato americano ha classificato l'Austria al cosiddetto “Level Four: Do Not Travel” (il livello di sicurezza più alto) e suggerisce ai suoi cittadini di non recarsi nel Paese, se non per viaggi che siano realmente essenziali.

I burocrati austriaci, forse irritati dalle restrizioni imposte dagli altri Paesi, hanno deciso di reagire e - per non essere da meno - hanno imposto un vincolo per chi entra in Austria. Cercando di essere originali, si sono inventati la norma 2,5 G. Che sarà mai, vi chiederete?

Si è discusso a lungo di 3G e 2G, ovvero se sia ragionevole autorizzare la mobilità dei non vaccinati che siano risultati negativi ad un tampone. La norma 2,5 G altro non è che un 3G con restrizioni, ovvero può valere il tampone, purché sia di tipo molecolare. Viene quindi esclusa (salvo alcune deroghe per talune categorie di pendolari) la possibilità di entrare in territorio austriaco mostrando i risultati di un tampone antigenico, senza essere vaccinati o guariti recentemente.

In questo modo le guardie di confine austriache potranno impedire che entrino persone con "falsi negativi", ovvero con una carica virale troppo bassa per essere rivelata dai poco sensibili tamponi antigenici. Ricordo che comunque, una volta entrati in territorio austriaco, i possessori del tampone molecolare non potranno comunque accedere a ristoranti, bar, hotel ed altri luoghi pubblici, dove vale la regola 2G.

A me francamente pare che la norma 2,5 G sia solo una complicazione burocratica e non possa avere alcun impatto pratico in un Paese dove, ogni settimana, si contagia l'1% della popolazione (ammesso e non concesso che tutti i positivi vengano individuati).

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