mercoledì 11 marzo 2020

Aggiornamento 11 marzo: preoccupa il Trentino

La Protezione civile ha appena diramato i dati relativi alla progressione di epidemia di Coronavirus. Sia per l’Italia che per la regione Veneto non si notano cambiamenti sostanziali. Da notare che il dato nazionale di ieri era sottostimato a causa di un errore nella trasmissione dei dati della regione Lombardia. 


La situazione in Trentino si sta facendo sempre più preoccupante. Il numero dei contagi cresce con una progressione esponenziale con tempo di raddoppio di 1,7 giorni (peggiorato rispetto ai due giorni stimati durante le prima fase di sviluppo dell’epidemia). Il numero di contagiati ancora relativamente piccolo non deve ingannare: se normalizziamo il numero dei contagi rispetto al numero degli abitanti in Trentino siamo ormai al 67% dei valori del Veneto (era solo il 40% due giorni fa).

Ormai il contagio è diffuso su tutto il territorio provinciale, segno che il tentativo di tracciare la diffusione iniziale del virus non ha avuto successo. Eppure avevamo avuto almeno una settimana per prepararci all’emergenza. Abbiamo preferito tenere aperti gli impianti da sci favorendo la diffusione del contagio da parte dei turisti padani ed abbiamo dovuto assistere ad una lunare discussione sull’accesso alle case di riposo. Forse ci siamo illusi che la nostra speciale autonomia ci preservasse dal Coronavirus, ma come dimostrato ampiamente dai fatti il virus non è né di destra, né di sinistra e non si ferma alle frontiere.

Ormai possiamo contare solo sulla capacità e sullo spirito di abnegazione degli operatori del nostro sistema sanitario e tutti noi cittadini dobbiamo rispettare scrupolosamente le norme di limitazione della mobilità (stare a casa!) in modo da rallentare il più possibile l’ulteriore diffusione del contagio.

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