martedì 17 marzo 2020

Aggiornamento 17 marzo: segnali incoraggianti dal Veneto

Nota metodologica. Le analisi presentate in questo sito sono basate sui dati rilasciati dalla Protezione civile nazionale ogni giorno alle ore 18. Talvolta ci sono problemi di comunicazione che provocano un disallineamento rispetto ai dati diffusi a livello regionale. In questi momento di grande difficoltà è comprensibile che ci possano essere ritardi o problemi di raccolta dei dati. Il ricorso ai dati nazionali serve per evitare di accedere a fonti multiple e talvolta prive di una base dati affidabile e facilmente accessibile. Tuttavia per il Trentino abbiamo fatto tre eccezioni: per i giorni 14 e 16 e 17 marzo abbiamo fatto riferimento ai dati comunicati dalla Provincia di Trento, perché a livello nazionale sono stati inviati dati molto diversi o non sono stati mandati affatto. È auspicabile che nei prossimi giorni si arrivi ad una maggiore uniformità a livello comunicativo.

Segnalo inoltre che la Provincia di Trento ieri ha comunicato che non classificherà più come decessi per Coronavirus i decessi di persone, pur positive al test, che si trovavano in condizioni di salute critiche prima del contagio. Non nascondo le perplessità rispetto ad un criterio che potrebbe essere “statisticamente debole” considerato che si presta ad ampi margini di discrezionalità.



Incominciamo dal consueto grafico relativo all’andamento del numero complessivo dei contagi. La tendenza comune di tutte le curve è ad una minore pendenza (corrispondente ad un aumento del tempo di raddoppio dei casi). Per il Trentino, la ripidissima pendenza della prima settimana (1,7 giorni di raddoppio) è stata rivista e gli ultimi giorni sono compatibili con un tempo di raddoppio pari a 2,8 giorni. Troppo presto per poter dare indicazioni affidabili, ma potrebbe essere una indicazione che l’esplosione di casi fatta registrare la settimana scorsa in alcuni specifici focolai potrebbe essere diventata meno critica.


Vediamo ora un aggiornamento del grafico che riporta i nuovi casi misurati quotidianamente. Notiamo che a livello nazionale (linea blu) si nota un lieve aumento rispetto a ieri, ma la differenza non è statisticamente significativa e non può essere attribuita ad una crescita indotta al Sud a causa della “grande fuga” da Milano di domenica 9 marzo.

I dati migliori sono quelli del Veneto (linea gialla), sia in valori assoluti che come tendenza. I dati degli ultimi giorni sono statisticamente stabili e possiamo ragionevolmente sperare che si sia raggiunto il massimo livello di crescita giornaliera. Entro la fine della settimana avremo un quadro più affidabile. I dati lombardi sono anch’essi abbastanza stabili, ma è ancora difficile fare ipotesi. I dati trentini sono – ahimè – vicini a quelli veneti, anche se il Trentino ha una popolazione che è circa 1/9 di quella veneta. Questo significa una densità di casi molto più elevata in Trentino rispetto al Veneto.Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, sperando di poter disporre di numeri meno "ballerini".

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