Le paure che erano scattate a Milano ieri sera sono rientrate e oggi il Governatore Fontana sembra più tranquillo. In compenso il Sindaco Sala, secondo notizie di stampa, avrebbe proposto di non comunicare più i dati giornalieri per evitare allarmismi. Ma se i due facessero un mini corso bipartisan di statistica, non sarebbe meglio?
L'aggiornamento sul Trentino parte dal confronto con Veneto e Liguria e segue il formato che abbiamo imparato a conoscere. Le linee continue si riferiscono ai ricoveri ospedalieri, mentre quelle tratteggiate si riferiscono ai decessi. I dati sono normalizzati rispetto ad un campione di 10.000 abitanti.
Le analogie tra Liguria e Trentino sono evidenti e confermano l'andamento già discusso nei giorni precedenti. Ricordando che la Liguria è la regione italiana con il maggiore indice di vecchiaia, possimo ipotizzare che il dato trentino sia stato influenzato dalla propagazione del virus all'interno delle residenze per anziani. Secondo dati di stampa - che non ho verificato personalmente - circa 1/3 delle RSA trentine sarebbero state pesantemente contagiate. Un dato molto preoccupante. In tutta Italia si sono verificati problemi simili. Al momento non ci sono dati per capire se il caso trentino rappresenti una anomalia rispetto al resto del Paese oppure se i numeri siano più o meno gli stessi anche nelle altre regioni.
Osservando l'andamento dei nuovi contagi giornalieri, non si presentano particolari novità rispetto a quanto avevamo scritto due giorni fa.
Il dato trentino sembra essere quello che mostra una qualche maggiore evidenza di aver superato il massimo (non ancora completamente confermata dal punto di vista statistico). Purtroppo non dispongo delle informazioni necessarie per disaggregare tra loro i dati delle RSA e quelli del resto della popolazione e posso fare solo delle ipotesi. La propagazione del virus all'interno delle RSA colpite potrebbe essere arrivata a saturazione e quindi non si possono generare nuovi casi, ammesso che si protegga adeguatamente il personale che assiste gli anziani. Non siamo sicuri che sia stato raggiunto il massimo dei nuovi contagi giornalieri anche per il resto della popolazione trentina, comunque il trend così come lo vediamo è abbastanza positivo. Ovviamente una delle priorità è quella di proteggere le RSA trentine dove il virus non è arrivato. In positivo, segnaliamo che è in via di partenza la collaborazione con il Cibio che permetterà di avere un sensibile incremento del numero di test fatti giornalmente.
Analizzando in dettaglio i dati veneti si osserva che, come anticipato due giorni fa, la zona intorno a Verona è quella che attualmente desta maggiori preoccupazioni, sia in termini di nuovi contagi che di decessi. Il rischio di una propagazione verso il Basso Trentino persiste, ma siamo sicuri che la situazione sia attentamente monitorata da parte della Autorità trentine.
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