lunedì 9 marzo 2020

Perché gli scienziati non ci danno pareri univoci?

Tutti convengono sul fatto che dobbiamo affidarci agli esperti. Purtroppo gli esperti non sono stati univoci oscillando tra chi prevede una catastrofica pandemia e chi riconduce tutto ad una banale influenza. Quale è la vera posizione degli scienziati?

È positivo che si senta il bisogno di affrontare i problemi seguendo il metodo scientifico. Fino ad oggi, non si è avuta notizia di irriducibili no-vax che abbiano organizzato Corona-party e tutti attendono con ansia che si sviluppi un vaccino efficace. 

D’altra parte va anche detto che, per un banale motivo di tempo, le conoscenze scientifiche sul Coronavirus non sono ancora abbastanza consolidate. L’approccio scientifico è basato sul metodo galileiano del “provare e riprovare” ovvero provare ciò che è vero e riprovare (confutare) ciò che è falso. Questo richiede tempo. Molte delle informazioni in nostro possesso derivano dall’esperienza cinese, ma la comunità scientifica non è ancora arrivata a conclusioni completamente condivise. In questo momento, l’idea prevalente sembra essere quella di un livello di mortalità superiore rispetto alle normali influenze, con  elementi di criticità legati proprio alla novità del Coronavirus (mancanza di vaccini e di anticorpi nella popolazione). 

Il tempo aiuterà a capire meglio le caratteristiche del virus e a definire strategie sempre più efficaci per ridurre i danni sul fronte della salute umana. È anche importante che gli scienziati confrontino le loro opinioni nelle sedi a ciò deputate evitando di portare dibattiti troppo tecnici su quotidiani o nei talk-show televisivi. I rischi di essere fraintesi e di generare forme di panico ingiustificato sono troppo alti.



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