martedì 24 marzo 2020

Approfondimenti: quanto resiste il Coronavirus in aria e sulle superfici solide?

Il tema è stato oggetto di grandi discussione, in particolare per le questioni legate alla cosiddetta distanza di sicurezza che dobbiamo tenere quando stiamo in un ambiente chiuso. Recentemente il New England Journal of Medicine (NEJM) ha pubblicato un articolo che potrete trovare qui (in lingua inglese):

N. van Doremalen, et al. "Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1"

L'articolo fa chiarezza sulla resistenza del virus quando si trova disperso nell'aria tramite aerosol, o quando viene depositato su superfici solide di vario tipo. I valori del tempo medio entro cui la carica virale si dimezza vanno da circa mezz'ora per il virus sospeso in aria in forma di aerosol (goccioline di dimensioni microscopiche) fino a 6-7 ore per il virus depositato su materiali come acciao inox e plastica. I valori non sono molto diversi da quelli rilevati per virus analoghi (SARS-CoV-1). 

I risultati di questo studio confermano l'importanza di rispettare le norme di comportamento ed in special modo quelle relative al lavaggio frequente ed accurato delle mani. Dobbiamo sempre ragionare pensando che le superfici che tocchiamo al di fuori della nostra abitazione siano potenzialmente infette.

Il fatto che il virus si possa efficacemente propagare per via area sotto forma di aerosol ci fa capire quanto il semplice rispetto della distanza di sicurezza pari ad almeno un metro non basti a proteggerci dal contagio in caso di una lunga permanenza al chiuso in compagnia di persone contagiose, anche asintomatiche. Come ricordato in un post precedente, la normale espirazione, anche in assenza di tosse e raffreddore, comporta l'emissione di goccioline dotate di carica virale che possono diffondersi utilizzando questo canale In questo caso servono senz'altro mascherine con un adeguato livello di protezione.

Come fanno notare gli Autori, i risultati mostrati in questo lavoro sono importanti per valutare il rischio di trasmissione del  SARS-CoV-1 (coronavirus) specialmente in ambienti critici come quelli ospedalieri.


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