sabato 18 luglio 2020

Aggiornamento sullo stato dei ricoveri nei reparti Covid-19 italiani

A fronte di una situazione in cui i nuovi contagi continuano sia pure molto lentamente a calare, ma non c'è comunque in Italia evidenza di una seconda ondata di contagi, anche il monitoraggio dei ricoveri nei reparti Covid-19 degli ospedali italiani fornisce dati incoraggianti. Sappiamo che il numero delle persone ricoverate è un indicatore "robusto" sulla evoluzione dell'epidemia, anche se in generale c'è sempre un certo ritardo temporale tra nuovi contagi e ricoveri.

La situazione nazionale è riassunta nel grafico seguente (dati Protezione Civile Nazionale su informazioni del Ministero della Salute). I dati coprono il corrente mese di luglio: l'andamento complessivo mostra una lieve discesa, anche se non mancano periodi di sostanziale stabilità e anche qualche piccolo rimbalzo. Parliamo comunque di numeri molto bassi e quindi il sistema Sanitario nazionale è al momento in uno stato di relativa tranquillità (almeno per quanto riguarda l'epidemia di Covid-19).


Vediamo adesso cosa succede più in dettaglio a livello delle singole Regioni/PPAA. Nell'ultima settimana si osserva che tutte le quattro Regioni che hanno il maggior numero di pazienti ricoverati (Lombardia, Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna) hanno fatto segnare un piccolo decremento. Al contrario, tutte le altre Regioni/PPAA (Resto d'Italia) mostrano un lieve aumento passando dai 178 ricoveri dell'undici luglio ai 206 di oggi 18 luglio. Nell'ambito del "Resto d'Italia" circa la metà dei ricoveri si concentra in Veneto, Liguria e Campania. Parliamo comunque di poche decine di ricoveri al massimo per ciascuna Regione/PPAA. Il massimo si trova in Campania (45 ricoveri) mentre il Trentino è l'unica Regione/PPAA che oggi ha i suoi reparti Covid-19 vuoti.


In conclusione, anche se il rapido calo dei ricoveri che era stato registrato a giugno sembra essersi arrestato, non c'è alcuna evidenza di una inversione di tendenza. Complessivamente il numero totale dei ricoveri in Italia continua a scendere sia pure molto lentamente. Nel corso dell'ultima settimana il valore nazionale è oscillato poco sopra 800 casi. Almeno per il momento, i danni causati dai numerosi casi di importazione del virus dall'estero che si sono sommati alla residua circolazione "autoctona" del virus non hanno avuto un impatto significativo sul nostro Sistema sanitario.

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