giovedì 16 luglio 2020

La PAT e il "falso allarme" belga: chi è causa del suo mal ...

I giornali locali hanno riportato con un certo risalto il fatto che il Belgio ha inserito la Provincia Autonoma di Trento tra i focolai più intensi dell'epidemia. La segnalazione è stata ritirata dopo l'intervento delle nostre Autorità diplomatiche e l'allarme è rientrato. L'allarme - non giustificato dal numero dei contagi effettivi - non è apparso solo sul sito del Ministero della Salute belga. Come segnalato dal nostro informatissimo lettore Maurizio, una settimana fa anche il sito ufficiale dell'European Centre for Disease Prevention and Control segnalava la Provincia autonoma di Trento come un intenso focolaio con circa 60 nuovi casi per ogni 100.000 abitanti nell'arco delle ultime due settimane. Un complotto di perfidi funzionari europei contro il Trentino a guida leghista?

La risposta è molto semplice e se l'inquilino di Piazza Dante seguisse con maggiore attenzione questo povero blog avrebbe evitato di "cascare dal pero" dichiarandosi incredulo per quanto accaduto. Tutto deriva dalla lunga serie di errori che la Provincia Autonoma di Trento ha commesso nel conteggio dei contagi, trasmettendo al Ministero della Salute (e da qui alla Protezione Civile Nazionale) numeri sbagliati (anche quando sapeva di sbagliare!). Chi ha seguito questo blog, ricorderà lo strano criterio adottato a inizio maggio nel conteggio dei nuovi contagi. Solo una parte (quelli più recenti di cinque giorni) veniva comunicata giornalmente al Ministero della Salute. Questa pratica (assieme ad altri numerosi errori accumulati in precedenza) ha portato ad una divergenza dei dati, costringendo la PAT a fare modifiche improvvise dei numeri comunicati a Roma. Eppure il fatto che la PAT usasse criteri sbagliati era chiaro a tutti e certificato anche da una lettera del Ministero della Salute che avevo ricevuto dopo aver chiesto spiegazioni. Dopo che la lettera è stata resa pubblica, la PAT ha continuato imperterrita a mandare dati sbagliati. Alla fine, lo scorso 24 giugno, la PAT è stata costretta a fare il cosiddetto "conguaglio", comunicando in un sol giorno i 387 contagi che aveva "dimenticato" di comunicare a partire da inizio maggio.  


I dati del Trentino (fonte Protezione civile Nazionale su dati del Ministero della Salute) il giorno prima 23 giugno (sopra) ed il giorno del "conguaglio", 24 giugno. Il numero complessivo dei contagi viene diffuso a livello internazionale e costituisce la base delle diverse analisi fatte a livello europeo e dei singoli Paesi. I 387 casi "dimenticati" a partire da inizio maggio ed inseriti in blocco il giorno 24 hanno fatto scattare l'allarme.


Ecco spiegato l'arcano: l'aumento del numero complessivo dei contagi registrato lo scorso 24 giugno è stato interpretato dall'estero come segnale di un focolaio che effettivamente non c'era. Inutile aggiungere che se la PAT avesse corretto l'errore appena le era stato segnalato, senza aspettare il 24 giugno, questa brutta figura ce la saremmo evitata. Senza contare i danni legati ai potenziali turisti stranieri che potranno aver scartato il Trentino come meta per le loro vacanze estive proprio per l'allarme lanciato dalle Autorità europee e dal Ministero belga, abbondantemente ripreso dalla stampa del Nord Europa. Quanto ci costerà tutto ciò in termini di mancate entrate per le nostre strutture turistiche? Qualcuno sarà chiamato a rispondere per questi errori?

Come dicevano gli antichi "errare humanum est, perseverare autem diabolicum"

1 commento:

  1. Volevo evidenziare che è effettivamente stata aggiornata la mappa ( ora relativa alle settimane 28 e 27 e non più alle settimane 27 e 26) per cui il Trentino risulta di colore chiaro come tutte le altre regioni italiane.

    https://www.ecdc.europa.eu/en/cases-2019-ncov-eueea

    Se però sulla sinistra della schermata si seleziona “Weekly COVID-19 country overview”
    esce “Weekly surveillance summary” Week 27, 2020 ( Produced on 10 July 2020 at 21.00)

    https://www.ecdc.europa.eu/en/covid-19/country-overviews

    Selezionando in sequenza:
    - cap. 3 ( UE/EEA and The UK )
    - 3.4 Map of subnational 14-day notification rate

    si viene dirottati alla pagina seguente che evidenzia il “focolaio” innescato artificialmente il 24 giugno scorso dalla burocrazia di casa nostra:

    https://covid19-country-overviews.ecdc.europa.eu/#map-of-subnational-14-day-notification-rates

    Non credo che questo documento possa sparire dall’archivio storico di ECDC come non spariranno i dati del 2020 in comodo formato Excel costantemente aggiornati relativi a “Download today’s data on the geographic distribution of COVID-19 cases worldwide”. Questo file sarà sempre disponibile in prima pagina per tutti con tutti i dati ufficiali trasmessi dagli stati.

    https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/download-todays-data-geographic-distribution-covid-19-cases-worldwide

    Per concludere dico che è veramente difficile sistemare tutto su web come se la cosa non fosse successa.


    RispondiElimina