martedì 28 luglio 2020

Nuovi e vecchi farmaci antivirali per curare la Covid-19

Fin dal primo momento in cui è apparsa la pandemia di Covid-19 è scattata la corsa ad individuare farmaci adatti per la cura. Ad inizio anno le conoscenze sulla nuova malattia erano ancora piuttosto scarse e nei primi mesi sono stati fatti molti tentativi, non sempre coronati da successo. Con il passare del tempo, le conoscenze scientifiche si sono affinate e, anche se non c'è al momento un farmaco che si sia rivelato completamente risolutivo, qualche segnale positivo incomincia ad emergere. Va detto innanzitutto che ci sono due categorie di farmaci; quelli che limitano le complicanze legate alla malattia e quelli che combattono direttamente il virus. Lo scorso 24 luglio  su Nature è apparso un interessante articolo in cui si fa il punto della situazione, con particolare riferiemnto ai farmaci antivirali. Lo studio è basato su una combinazione di valutazioni bioinformatiche e di esperimenti di laboratorio. Il risultato è stata l'individuazione di una serie di molecole potenzialmente attive per combattere il SARS-CoV-2. Le più interessante sono quelle che già sono utilizzate (o sono in fase avanzata di sperimentazione) per la cura di altre malattie. Il principale vantaggio è costituito dal fatto che per queste molecole si conoscono già le principali contro-indicazioni e quindi il passaggio alla sperimentazione clinica è più veloce e sicuro.

L'articolo lo potete trovare qui: Riva, L., Yuan, S., Yin, X. et al. "Discovery of SARS-CoV-2 antiviral drugs through large-scale compound repurposing". Nature (2020). https://www.nature.com/articles/s41586-020-2577-1

Il quadro complessivo che emerge è quello di un progressivo miglioramento delle strategie farmacologiche atte a contrastare la Covid-19. La tendenza che sembra essere delineata potrebbe portare all'utilizzo di un cocktail di farmaci, così come è stato fatto con successo nel caso di altre malattie. 

Al momento, non sappiamo quale soluzione si dimosterà vincente tra vaccino, anticorpi artificiali o farmaci antivirali. Probabilmente ancora per molti mesi nessuna di queste soluzioni potrà essere risolutiva, ma la tendenza generale è comunque positiva e ci fa ben sperare per il futuro.

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