mercoledì 8 luglio 2020

L'epidemia degli altri: Bangladesh

L'epidemia del Bangladesh è anche un po' nostra considerati i numerosi casi di importazione del virus che stanno accadendo in questi giorni. Le cronache romane riportano di un volo proveniente da Dacca dove una frazione significativa dei passeggeri è risultata positiva al tampone. Molti di loro erano febbricitanti a dimostrazione dei controlli pressoché nulli fatti sullo stato di salute dei passeggeri in partenza dalla capitale bengalese. Secondo quanto riportato da "Il Messaggero" ci sarebbe a Dacca un fiorente mercato di certificati di negatività al virus falsi che vengono presentati in aeroporto al momento di partire. I ripetuti focolai trovati in questi giorni tra i cittadini bengalesi recentemente entrati in Italia hanno generato un giustificato allarme e spinto le Autorità sanitarie italiane a predisporre provvedimenti atti ad evitare che il Bangladesh possa diventare una nuovo significativo canale di entrata del SARS-CoV-2 in Italia. 

Alla luce di questi accadimenti è interessante vedere quale sia lo stato di diffusione della pandemia di Covid-19 in Bangladesh. Prima di vedere i dati dei contagi, ricordiamo alcuni numeri significativi sulla Sanità di questo Paese asiatico. Il Bangladesh è uno degli Stati a più alta densità a livello mondiale. I quasi 163 milioni di abitanti hanno a disposizione un territorio molto limitato. La densità abitativa è pari a circa 1100 abitanti per chilometro quadrato (media nazionale). Solo alcune Città Stato hanno densità medie più elevate. Il Bangladesh è uno dei Paesi più poveri al mondo con un reddito pro-capite di poco superiore a 2800 US$ all'anno e solo il 3% del PIL è investito nella Sanità. La speranza di vita è di 71 e 74 anni per uomini e donne, rispettivamente. Il tasso di fertilità era molto elevato negli anni '70 del secolo scorso (pari a circa 7), ma a partire dagli anni '80 sono state applicate politiche mirate al controllo delle nascite che hanno portato il tasso di fertilità a valori prossimi a 2. Riassumendo parliamo, statisticamente, di una popolazione molto giovane e povera dove sono molto pochi i grandi anziani in precarie condizioni di salute che sono state le maggiori vittime dell'epidemia di Covid-19 in Occidente. D'altra parte parlare di "distanziamento sociale" in Bangladesh non è così semplice. Abbiamo a che fare con un Paese che dispone di un sistema sanitario molto debole, dove l'epidemia di Covid-19 si sovrappone ad una molteplicità di cause di malattia e di morte che sono molto meno significative in Europa. Ci sono seri dubbi sull'affidabilità dei numeri della pandemia. Anche soltanto fare un tampone ha un costo troppo elevato per la grande maggioranza dei cittadini bengalesi. 

I dati relativi al numero di contagi complessivi ed ai contagi giornalieri sono disponibili sul sito https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-bangladesh/  che si è rivelato una fonte utilissima per seguire l'andamento della pandemia a livello mondiale. Li vediamo qui sotto:


Numero complessivo di contagi (sopra) e nuovi contagi giornalieri (sotto) rilevati in Bangladesh. Tratto da: https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-bangladesh/
Considerando che il Bangladesh ha quasi 163 milioni di abitanti, i dati relativi ai contagi sono significativi, ma non tra i più elevati al mondo. Per confronto, il Brasile ha registrato, rispetto al Bangladesh, un numero di contagi per abitante otto volte superiore. Tuttavia, considerato lo stato del Paese asiatico è possibile che i numeri ufficiali rappresentino solo la punta di un iceberg e che i contagi reali siano molti di più. 

Se assumiamo che i dati ufficiali siano comunque proporzionali ai numeri reali, la tendenza dei grafici è simile a quella che stiamo vedendo per altri Paesi come il Brasile. Sembra che il numero di contagi giornalieri sia arrivato al picco e conseguentemente che la curva dei contagi totali abbia raggiunto il punto di flesso. In altre parole, la fase acuta di espansione esponenziale sembra superata, ma questo non significa che la possibilità di importare il virus dal Bangladesh sia destinata a calare rapidamente. Per questo motivo è necessario - a mio avviso - che le Autorità sanitarie italiane adottino misure non estemporanee e controllino lo stato di salute dei cittadini che provengono dal Bangladesh (e da tutti gli altri Paesi dove la pandemia è più diffusa) in modo efficace.


Nessun commento:

Posta un commento