lunedì 13 luglio 2020

L'epidemia degli altri: aggiornamento Austria, Croazia e Israele

La scorsa settimana avevamo discusso i casi di  Austria, Croazia e Israele, Nazioni vicine a noi e con le quali l'Italia intrattiene intensi rapporti di natura commerciale, turistica e culturale. Tutti e tre questi Paesi erano interessati da una seconda ondata epidemica, anche se a inizio maggio sembravano essere sostanzialmente usciti dall'epidemia. 

Vediamo come stanno le cose una settimana dopo. Il formato dei grafici (sorgente dati: https://statistichecoronavirus.it/) è quello che avevamo adottato nei post precedenti. Le curve rosse rappresentano l'andamento dei nuovi contagi riscontrati nel corso della settimana, mentre le curve blu rappresentano l'andamento del numero di persone virologicamente positive (attualmente positivi). Una salita della linea blu indica che il numero dei nuovi contagiati è superiore al numero dei guariti (a cui si sommano ahimè i defunti). La linea tratteggiata nera rappresenta l'andamento dei nuovi contagi settimanali in Italia e ci permette di fare un confronto diretto tra l'Italia ed i tre Paesi considerati. Al fine di rendere più immediato il confronto tra le diverse realtà nazionali, i dati sono normalizzati rispetto  ad un campione di 100 mila abitanti.

I grafici aggiornati sono mostrati qui di sotto:





In tutti i tre grafici vediamo che almeno fino all'inizio di giugno le curve dei nuovi contagi (linee rosse) erano sempre state più basse rispetto al dato italiano (linea tratteggiata nera). Nella seconda parte di giugno è partita la seconda ondata di contagi. Austria, Croazia e Israele durante l'ultima settimana hanno continuato a mostrare una tendenza al peggioramento. La situazione senz'altro più critica è quella di Israele dove, al momento, la progressione dell'epidemia sembra essere fuori controllo. L'Austria con una media di 6.8 nuovi contagi per ogni 100 mila abitanti, di poco superiore rispetto al valore misurato una settimana prima, è tra i tre Paesi considerati quello messo meno peggio. Ricordiamo che il dato nazionale austriaco è simile a quello fatto registrare durante l'analogo periodo dalla Lombardia, ma è comunque quasi triplo rispetto al valore medio italiano.

Nel caso di Israele, la criticità della situazione si evince anche dalla curva dei decessi attribuiti a Covid-19. Il dato mostrato nella figura seguente mostra che a partire da fine giugno, la curva dei decessi ha cambiato pendenza diventando più ripida. Ricordiamo che la pendenza della curva dei decessi totali (derivata della curva) è proporzionale al numero dei nuovi decessi giornalieri.  Purtroppo la nuova ondata di contagi ha iniziato a causare un significativo aumento dei nuovi decessi giornalieri.
Andamento del numero complessivo dei decessi attribuiti a Covid.19 in Israele, a partire dall'inizio dell'epidemia. Tratto da: statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-israele/


2 commenti:

  1. Ho provato a calcolare utilizzando i dati di statistichecoronavirus.it ( effettivamente una fonte dati comoda) quale è il rapporto tra l'incremento settimanale dei contagi ed il valore di picco di fine marzo/inizio aprile rilevato nei 3 paesi analizzati.
    Risulta che alla data del 13 luglio l'incremento registrato in Israele è 2,24 il valore di picco registrato il 3 aprile scorso mentre l'Austria rileva 0,107 ed l'Alto Adige 0,043 rispetto ai valori di picco di fine marzo.
    Pertanto in Israele la seconda onda è doppia della precedente, molto più contenuta quella di Austria ed Alto Adige, anche se il segnale di peggioramento delle condizioni del mare rispetto a giugno si vede chiaramente.

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  2. Chiedo scusa ma mi sono dimenticato della Croazia.
    La seconda onda di questi ultimi giorni è leggermente superiore
    ( valore 1,09) rispetto a quella registrata ad inizio aprile

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