Tratto da L'Adige |
La notizia del giorno è la nuova fuga di M49 dal recinto del Casteller. M49 detto Papillon (mai soprannome fu più appropriato), benché sedato e privato dei suoi preziosi gioielli, avrebbe trovato la forza di scardinare il recinto di rete metallica elettro-saldata ed è scappato nei suoi amati boschi. La notizia è stata diffusa da un affranto Governatore che nell’occasione è apparso con quel suo tipico sguardo da “cascato dal pero” a cui ci aveva abituati durante le conferenze Covid, sempre in affanno di fronte ai problemi, mai capace di prevenirli. A quanto pare in Trentino non siamo più capaci di fare i recinti per gli orsi: eppure basterebbe andare in Val di Non e chiedere come si fa.
Benché gran parte dell’Italia ormai faccia il tifo per il fuggitivo Papillon, temo che questa volta la sua fuga sarà breve. Infatti l’orso ha un radio-collare che ne segnala la posizione. Anche se non ha scaricato l’app Immuni, Papillon sarà probabilmente l’unico essere vivente tracciato in Italia durante questa strana estate.
Che fare si domandano affannati il Governatore pro-tempore ed i suoi più stretti collaboratori. Un’idea ci sarebbe e l’ha espressa con la consueta capacità di sintesi il Consigliere Alessandro Savoi: “spariamogli!”. L’idea è chiara – non c’è che dire – e anche piuttosto risolutiva. Se un problema non riesci a risolverlo, eliminalo! Una vera e propria perla del pensiero populista che si illude di trovare soluzioni rapide e semplici a problemi complessi. Tutto sommato la soluzione è facilmente praticabile, basta aspettarlo domani mattina all’alba e sparargli prima che si rimetta a girovagare per il Trentino. E chi se ne frega se gli animalisti si arrabbieranno.
Forse sarebbe il caso che qualcuno spiegasse al Consigliere Savoi che l’esecuzione capitale del povero Papillon avrebbe ricadute devastanti sull’immagine del Trentino. Già di errori ne abbiamo fatti a raffica. Tra l’altro venerdì prossimo l’Istituto Superiore di Sanità nel suo rapporto settimanale sull’evoluzione dell’epidemia di Covid-19 certificherà il Trentino come il territorio a più alto tasso di nuovi contagi in Italia. Ve li immaginate voi i giornali nazionali che potranno maramaldeggiare sui trentini invasi dal virus e cacciatori di orsi? Forse è meglio pensarci un po’ prima di prendere decisioni affrettate. Il problema è oggettivamente complesso e non ha soluzioni semplici. Lo capirebbe anche un casalingo di Borghetto!
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