lunedì 13 luglio 2020

Alto Adige: seconda ondata come in Austria?

I sette nuovi contagi rilevati oggi in Alto Adige a fronte di solo 174 tamponi hanno attirato l'attenzione sulla circolazione del SARS-CoV-2 nella Provincia Autonoma di Bolzano. Ricordiamo che l'Alto Adige era uscito molto bene dalla fase acuta dell'epidemia ed il livello dei nuovi contagi era da tempo stabilizzato su valori molto bassi. Tuttavia l'andamento degli ultimi giorni mostra un sostanziale peggioramento rispetto alla media italiana, attestandosi su livelli vicini a quelli austriaci. La situazione è mostrata nel grafico qui sotto:
Nuovi contagi registrati settimanalmente per ogni 100.000 abitanti
A partire da inizio giugno, Italia e Austria mostrano tendenze opposte, con l'Austria (linea rossa) che triplica i nuovi contagi, mentre i contagi italiani (linea verde) pur in presenza di numerosi focolai importati dall'estero, hanno mostrato un andamento decrescente fino a stabiizzarsi poco sopra il livello di 2 nuovi contagi settimanali per ogni 100.000 abitanti.

A inizio giugno il dato dell'Alto Adige (linea blu scuro) era nettamente inferiore rispetto alla media italiana. ma già lo scorso 22 giugno era stato osservato un insolito picco. Oltre la metà del picco era legata a 11 contagi avvenuti all'interno di un unico nucleo familiare dopo il ritorno dall'estero di un congiunto ammalato di Covid-19. Tuttavia nel corso dell'ultima settimana è stato osservato un numero crescente di contagi aventi origine diversa. La densità di nuovi contagi registrati in Alto Adige durante l'ultima settimana è circa 5 volte quella di inizio giugno.

Anche se i siti dell'Alto Adige continuano a promuovere le vacanze in Provincia di Bolzano sotto lo slogan "vacanze sicure" sarà importante non abbassare la guardia e capire se abbiamo a che fare con contagi di importazione ben circoscritti o se invece ci siano segnali di una maggiore circolazione del virus nel territorio altoatesino.

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