Ieri 20 contagi, oggi 30, domani speriamo meno. Comunque troppi, soprattutto alla luce dei giorni a zero contagi a cui ci stavamo abituando. Sono gli aspetti insidiosi di un virus che qualcuno un po' troppo frettolosamente ha dato per "clinicamente morto" invitando tutti a comportarsi come se non ci fosse più. Suggerimento che evidentemente i responsabili della ditta BRT hanno preso alla lettera. Eppure il focolaio roveretano era stato anticipato molti giorni prima da analoghi focolai, sempre concentrati nel settore della logistica, localizzati principalmente in Emilia Romagna. Non è compito mio individuare i responsabili, ma il fatto che un nuovo focolaio sia apparso a Rovereto non può essere associato al caso. Qualcuno non ha adottato le azioni di contenimento e prevenzione che sarebbero state necessarie e se il Bel Paese fosse anche un Paese serio verrebbe chiamato a risponderne nelle sedi competenti. Succedera?
Intanto per domani sono attesi i risultati sui tamponi dei cosiddetti "padroncini", piccoli o piccolissimi imprenditori locali che con il loro mezzo di trasporto collaborano con i giganti della logistica. Una categoria particolarmente esposta anche ai danni economici del virus perché se il piccolo imprenditore viene messo in quarantena tutta la sua attività si blocca e le entrate economiche si azzerano.
Chi non ha fatto abbastanza per prevenire il focolaio di Rovereto, oltre ai danni sanitari, dovrebbe essere chiamato a rispondere anche dei danni economici che questa vicenda potrà produrre: quelli dei cosiddetti padroncini, speriamo limitati, e quelli più generali del povero e martoriato turismo trentino. L'annata era già critica, ma la sfortuna (spesso associata all'incompetenza) sembra accanirsi sul settore. Tra campagne promozionali fatte da dilettanti allo sbaraglio, allarmi europei su contagi virtuali legati alla matematica pazzerella della Provincia Autonoma di Trento e questa raffica di contagi legati alla logistica roveretana che ci sbatteranno in prima fila a livello italiano per il livello di nuovi contagi normalizzati rispetto al numero di abitanti, sembra che continui a grandinare sul povero Trentino turistico. Sinceramente avrebbe meritato di meglio!
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