mercoledì 22 luglio 2020

Anticorpi o vaccino?

Mentre procedono alacremente le ricerche per lo sviluppo di un vaccino contro il SARS-CoV-2, non si arrestano le ricerche volte a mettere a punto trattamenti farmacologici specifici. La rivista Nature ha recentemente pubblicato un lavoro in cui si annuncia l'identificazione di alcuni anticorpi che sarebbero molto efficaci nel contrasto del SARS-CoV-2. 

L. Liu et al. "Potent neutralizing antibodies directed to multiple epitopes on SARS-CoV-2 spike"; Nature (2020). DOI: 10.1038/s41586-020-2571-7

Gli anticorpi sono stati trovati nel plasma prelevato da malati che hanno avuto forme acute di Covd-19 e sarebbero buoni candidati anche per essere prodotti con tecniche di ingegneria genetica, anche se non mancano problemi specialmente per quanto rigurda i costi di produzione. Non è il primo annuncio relativo al possibile utilizzo di anticorpi artificali per la cura della Covid-19. Come nel caso dei vaccini, al momento sono in corso numerose sperimentazioni in diversi Paesi. In pratica l'idea è quella di trattare i malati con anticorpi prodotti artificialmente (e quindi disponibili in dosi potenzialmene illimitate), invece di utilizzare il plasma prelevato dai guariti. Gli anticorpi artificiali, oltre a non presentare problemi dal punto di vista della disponibilità (costi a parte, naturalmente), sono anche più sicuri rispetto all'insorgenza di possibili effetti collaterali. Il loro uso sarebbe comunque limitato al trattamento di malati in condizioni medio-gravi. In linea di principo, potrebbero essere assunti anche come forma di protezione preventiva, ma  - a parte il problema già citato dei costi - il loro effetto è limitato nel tempo. Solo con un vaccino efficace, potremmo indurre una risposta immunitaria di lungo periodo.

In attesa di vedere quali saranno i risultati dei test di Fase 3 sui vaccini attualmente in sviluppo, il fatto che prosegua la ricerca di trattamenti farmacologi (sia antivirali specifici, che anticorpi artificali) ci fa sperare che questo enorme sforzo di ricerca consenta di trovare, magari per gradi, soluzioni sempre più efficaci per proteggerci dalla Covid-19.

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