venerdì 3 luglio 2020

L'epidemia degli altri: Israele ed Austria "rimbalzano"

Grafici aggiornati al 4 luglio

Oggi estendiamo l'analisi all'andamento della Pandemia di Covid-19 a due Paesi con cui l'Italia ha stretti legami: Austria ed Israele. Questi due Paesi hanno una popolazione circa uguale e di poco inferiore ai 9 milioni di abitanti (per intenderci abbastanza vicina ai 10 milioni della sola Lombardia) e recentemente sono stati interessati da un ritorno della pandemia che, a fine maggio, sembrava essere stata messa sotto controllo. 

I dati austriaci sono stati già discussi in un post di qualche giorno fa. Qui  riporto il grafico aggiornato in cui si vede una netta risalita sia dei nuovi contagi (calcolati su base settimanale), sia del numero delle persone attualmente positive.

Nuovi contagu settimanali (linea e punti rossi) e attualmemte positivi (liea e punti blu) in Austria. I dati sono normalizzati rispetto ad un campione di 100.000 abitanti. Fonte dati. https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-austria/. La linea nera tratteggiata mostra l'andamento dei nuovi contagi settimanali in Italia (Fonte dati: Protezione Civile Nazionale)


Gli ultimi dati confermano la tendenza al peggioramento anticipata a fine giugno. Secondo notizie di stampa ci sarebbero numerosi nuovi focolai, tra cui uno particolarmente importante ragistrato all'interno di una comunità religiosa nella regione intorno a Linz.  Nulla di drammatico, ma il trend di forte crescita impone che siano attivate severe misure di individuazione e confinamento dei focolai.

Decisamente più preoccupante la situazione di Israele che, non a caso, è stato inserito nella lista no-travel della Unione Europea. Il livello dei nuovi contagi (calcolati su base settimanale) e degli attualmente positivi è superiore rispetto a quello austriaco per più di un ordine di grandezza. Significativo il fatto che a metà maggio sembrava che l'epidemia fosse stata messa sotto controllo (circa un nuovo contagio settimanale per ogni 100.000 abitanti).
Nuovi contagi settimanali (linea e punti rossi) e attualmemte positivi (linea e punti blu) in Israele. I dati sono normalizzti rispetto ad un campione di 100.000 abitanti. Fonte dati: https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-israele/. La linea nera tratteggiata mostra l'andamento dei nuovi contagi settimanali in Italia (Fonte dati: Protezione Civile Nazionale)
Andamento del numero complessivo dei contagi misurato in Israele a partire da fine febbraio. La "pirma ondata" si era praticamente esaurita a inizio maggio. La presenza della "seconda ondata" iniziata a fine maggio è molto evidente. Tratto da: statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-israele/

Lo scorso 4 maggio, a reti unificate, il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva annunciato che Israele aveva vinto il virus. Durante la conferenza stampa Netanyahu aveva elogiato i cittadini per la buona condotta, i team medici per gli sforzi compiuti e sé stesso per la leadership impeccabile. Poi aveva annunciato che Israele era pronta per tornare gradualmente alla normalità. Evidentemente l'avverbio "gradualmente" non è stato ben capito e la ripresa dei nuovi contagi è stata rapidissima. Gli attualmente positivi hanno ormai superato il valore di picco registrato durante la prima ondata epidemica.

A fronte di questa situazione così preoccupante il Parlmento israeliano ha approvato la richiesta del Governo di ripristinare il sistema di controllo dei contagi affidato allo Shin Bet, l'Agenzia di sicurezza interna. Le tecnologie utilizzate per monitorare i contatti dei nuovi contagiati sono le stesse sviluppate in funzione anti-terroristica e comportano una seria (anche se temporanea) compromissione del diritto alla privacy dei cittadini israeliani. A fronte delle misure messe in atto da Israele il dibattito italiano sulla app IMMUNI appare come una discussione "lunare". Vedremo nelle prossime settimane se, grazie alle sofisticate tecnologie messe in campo dallo Shin Bet, Israele riuscirà a riportare la situazione sotto controllo.

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