L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo ha comunicato poco fa ed altri Paesi come Francia e Germania hanno assunto analoghe decisioni: la somministrazione del vaccino AstraZeneca è cautelativamente sospesa fino a che non verrà fatta completa luce sugli episodi di morti improvvise che si sono verificati su talune persone pochi giorni dopo aver ricevuto il vaccino.
Si tratta di una misura di estrema cautela assunta prima che la situazione potesse degenerare creando ansia crescente nell'opinione pubblica. I rallentamenti per la campagna vaccinale in corso saranno notevoli, almeno nel breve periodo, ma è ragionevole sperare che la situazione di chiarirà nell'arco di pochi giorni.
Di fronte a queste notizie, gli inglesi mostrano di non preoccuparsi più di tanto. In Gran Bretagna si verificano circa 3.000 episodi di tromboembolismo ogni mese (per confronto la media italiana corrisponde a circa 5.000 casi al mese). In occasione della recente campagna vaccinale alcuni di questi episodi sono avvenuti nei giorni immediatamente successivi alla somministrazione del vaccino AstraZeneca (complessivamente circa 11 milioni di dosi), ma non c'è evidenza di un rapporto causa-effetto. Insomma gli episodi verificati durante gli ultimi mesi rientrerebbero nell'ambito delle normali statistiche.
Secondo quanto riportato dall'Agenzia Ansa, Marco Cavaleri, responsabile per la strategia vaccinale dell'Ema, nel corso di una audizione all'Europarlamento ha dichiarato:
"Il rapporto tra benefici e rischi - per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca - è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino. Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi legati a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti. Finora non vi sono evidenze che dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi".
Una presa di posizione ufficiale dell'EMA è attesa a breve, giovedì 18 marzo. Chiaramente non potrà limitarsi ad affermazioni generiche, ma dovrà fare riferimento ad una approfondita analisi statistica dei casi fin qui segnalati.
Accountability, ora come facciamo?
RispondiEliminaQuando saliamo sul Frecciarossa, che in fondo non è altro che una scatola di metallo che viaggia a 300 km orari, saremmo dei pazzi a decidere consapevolmente di prendere un mezzo del genere, SE NON CI FIDASSIMO. Ci fidiamo di coloro che l’hanno costruito, di quelli che fanno le riparazioni e la manutenzione, perché loro sono “accountable”: sono consapevoli del rischio che potrebbero correre i passeggeri, se qualcosa dovesse andare storto e hanno progettato il treno e i sistemi di sicurezza per ridurre i pericoli ai minimi termini.
“Accountability” vuol dire – in pratica - “responsabilità” e quindi significa essere responsabili, essere degni di fiducia. Conquistandosela sul campo, con le scelte e i comportamenti conseguenti.
“Accountable” è la Provincia di Trento, quando tratta i dati della pandemia con scrupolo, competenza e trasparenza, con la consapevolezza che quelle informazioni sanitarie / gestionali NON SONO SUE, ma vanno usate perché alle persone non accada nulla di male.
Finora molti commentatori – a sproposito - parlavano di questioni “tecniche”, di elucubrazioni dei “professoroni”, di gufi che “sono contenti se arriva la zona rossa”. Eppure le tattiche elusorie, furbette, sul filo della legalità, “autonome” sono state individuate e smascherate.
Ora la questione “vaccini” si sta facendo seria. Certo, decideranno Europa, EMA, Governo nazionale, AIFA, il commissario Figliuolo; poi le decisioni procederanno a cascata sui 21 sistemi regionali.
Ma la Giunta Provinciale è “accountable”?
La sospensione di AstraZeneca ucciderà più della trombosi
RispondiEliminaStefano Feltri – editorialedomani.it - 15 marzo 2021
A volte sono i singoli esseri umani a comportarsi in modo istintivo, incapaci di valutare le conseguenze delle proprie azioni. A volte sono le collettività e i governi, anche quelli guidati da persone all’apparenza fredde e raziocinanti come Angela Merkel, Emmanuel Macron e Mario Draghi.
Mezza Europa sospende l’utilizzo del vaccino AstraZeneca per il sospetto che possa causare trombosi. La sospensione viene presentata come «precauzionale» nell’attesa che l’EMA, l’autorità europea, si pronunci.
Peccato che l’EMA abbia detto ancora ieri che sta facendo verifiche, che non ha evidenza alcuna di pericolosità e che «i benefici nell’uso del vaccino AstraZeneca nel prevenire il Covid-19, con i suoi rischi associati di ospedalizzazione e morte, sono maggiori dei rischi di effetti collaterali».
Tradotto: sulla base delle evidenze disponibili ora, ammazzerà molte più persone LA SCELTA DI SOSPENDERE i possibili e al momento non dimostrati effetti collaterali imprevisti. Il danno alla credibilità delle campagne vaccinali è poi incalcolabile.
Possiamo affermare che AstraZeneca sia sicuro? Sulla base delle evidenze disponibili sì. Abbandonare da un giorno all’altro tutte le procedure consolidate di valutazione del rischio per sostituirle CON LA EVIDENZA ANEDDOTICA (“tizio è stato male dopo il vaccino, quindi è colpa del vaccino”) significa abdicare a ogni razionalità proprio nel momento in cui questa è più importante.
Nel caso italiano, poi, i comportamenti delle autorità sono assai più inquietanti dei rischi dovuti ad AstraZeneca. Prima il governo Draghi impone un lockdown per accelerare una campagna vaccinale basata su AstraZeneca, poi l’agenzia del farmaco AIFA rassicura che la psicosi cavalcata da media e PM è infondata; infine, da un giorno all’altro, sospende il vaccino sulla base di valutazioni politiche e non scientifiche. E gli italiani dovrebbero fidarsi?
Se il presidente dell’AIFA, Giorgio Palù, volesse salvare la credibilità residua dell’istituzione dovrebbe dimettersi: o ha sbagliato a rassicurare, o ha sbagliato a cedere alle pressioni della politica.
Il vero effetto collaterale del vaccino è aver dimostrato l’incapacità della nostra classe dirigente di saper ponderare i rischi.
Quello che vi hanno detto sui problemi di Astrazeneca è falso: ecco i veri numeri sull’efficacia
RispondiEliminaAndrea Casadio - editorialedomani.it - 15 marzo 2021
Nel caso del vaccino AstraZeneca, in Europa si sono verificati alcuni casi di trombosi (30 casi fino al 13 marzo) dopo il vaccino, sugli oltre 3 milioni di inoculazioni, ma questo non vuole dire che siano stati causati dal vaccino.
Alcuni casi di trombosi si sono verificati 10-12 giorni dopo l'inoculazione del vaccino, e quindi è praticamente impossibile che sia stato il vaccino a causarli, ma in regime di farmacovigilanza si controlla tutto.
A un primo accurato esame da parte dell'EMA, si è visto che il numero dei casi di trombosi tra i vaccinati è in linea con i casi di trombosi avvenuti nello stesso periodo di tempo nella popolazione non vaccinata, perché anche mentre sto scrivendo questo articolo c'è qualcuno che sta morendo di trombosi in Italia, anche senza essere vaccinato. In regime di vaccino-vigilanza vige il criterio della massima cautela, e anche per rassicurare la popolazione si controlla meglio perché non si sa mai.
Un dato paradossale: nel Regno Unito sono stati somministrati oltre 11 milioni di dosi di AstraZeneca, e tra i vaccinati sono stati rilevati 45 casi di trombosi.
Nel Regno Unito sono stati somministrati anche 11 milioni di dosi del vaccino di Pfizer. Sapete quanti sono i casi di trombosi rilevati? 48. Dunque 3 in più di AstraZeneca, ma quello pericoloso tra i due è il vaccino AstraZeneca, dice la stampa italiana. Perché lo dica, non si sa.
Anche APSS sospende le vaccinazioni con Astrazeneca.
RispondiElimina“A seguito della comunicazione di AIFA in merito alla sospensione precauzionale e temporanea del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale sono sospese anche in Trentino le somministrazioni del vaccino.
Proseguono nei centri vaccinali dell’APSS le vaccinazioni con gli altri due vaccini di Pfizer e Moderna” dice un comunicato.
“La sospensione dell’utilizzo di tutti i lotti del vaccino AstraZeneca a livello nazionale è stata disposta a titolo precauzionale. AIFA, in coordinamento con EMA e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione e renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile.
Le persone che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca in questi giorni non devono preoccuparsi; in Trentino fino ad ora il sistema di farmaco-vigilanza non ha registrato reazioni avverse immediate o problematiche di alcun tipo associate al vaccino in questione”.
La campagna vaccinale andrà avanti con gli altri sieri: “Continua regolarmente la campagna vaccinale con i vaccini di Pfizer e Moderna, mentre sono state sospese sia le prenotazioni sia l’esecuzione delle vaccinazioni programmate con AstraZeneca. Si attendono nuove indicazioni nazionali e ogni ulteriore aggiornamento verrà fornito nei prossimi giorni”, conclude la nota.
Chi era prenotato con AstraZeneca per domani non deve presentarsi. Anche nel punto vaccinale della Manifattura di Rovereto domani non verranno somministrate le dosi del vaccino Astra Zeneca alle 275 persone che si sono prenotate tramite Cup online.
Non ci sarà il tempo di avvisare tutti, ma potranno presentarsi a Borgo Sacco soltanto coloro che hanno prenotato la vaccinazione Pfizer (over 80), tutti gli altri dovranno attendere fino a nuova comunicazione.