Oggi sono stati diffusi i risultati della seconda "indagine rapida" coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità per monitorare la prevalenza delle nuove varianti virali ad elevata contagiosità. Complessivamente, a livello nazionale, sono stati eseguiti 1.239 sequenziamenti virali, di cui 726 sono stati attribuiti a nuove varianti. Il ceppo virale dominante è stato quello della cosiddetta variante inglese, rilevata nel 54% dei campioni analizzati.
Ecco i dati del Trentino, confrontati con quelli delle Regioni/PPAA confinanti:
Sequenze completate |
di cui nuove varianti | % nuove varianti | |
Lombardia | 213 | 140 | 65,7% |
Veneto | 92 | 52 | 56,5% |
Alto Adige | 70 | 42 | 60,0% |
Trentino | 14 | 2 | 14,3% |
Notiamo che Lombardia, Veneto e Alto Adige mostrano una percentuale di nuove varianti in linea con la media nazionale (pari a circa il 60%). Il dato del Trentino è molto più basso, ma i sequenziamenti fatti dal Trentino sono troppo pochi per poter concludere che la percentuale delle nuove varianti che circolano in Trentino sia effettivamente così bassa.
Anche da un punto di vista epidemiologico ha purtroppo poco senso pensare ad un Trentino "isola felice", in grado di contrastare l'arrivo delle nuove varianti, ormai diffuse e dominanti in tutti i territori confinanti.
Amarcord, sui tamponi Fugatti aveva le idee chiare. Perché ora sulle varianti no?
RispondiEliminaIeri, 18 maggio 2020, il Presidente Fugatti ha criticato il Ministero della Salute. «Sono preoccupato per le modalità con cui il Ministero della Salute calcola i contagi rispetto al numero dei tamponi eseguiti: chi si è dimostrato virtuoso viene penalizzato», osservando come ovviamente, facendo più tamponi, si rilevano più contagi.
«Il Trentino fa il maggior numero di tamponi rispetto alla popolazione, siamo trasparenti, andiamo a cercare anche gli asintomatici; siamo convinti che - per il bene dei nostri concittadini - noi dobbiamo andare a cercare le persone che sono contagiate, soprattutto gli asintomatici, perché quelli asintomatici - se non li trovi – è difficile che riesci a fermarli», ha aggiunto.
Il Trentino è l’area nazionale con il maggior numero di tamponi effettuati. Non nascondiamo che in Trentino abbiamo registrato livelli di contagio superiori alla media nazionale così come il numero di decessi. Con altrettanta coerenza chiediamo al ministro della Salute, Roberto Speranza, di introdurre un indicatore che restituisca sì il numero di contagi rapportato però alla popolazione e al numero di tamponi eseguito.
Il Trentino è l’area nazionale con il maggior numero di tamponi. È una scelta presa su basi scientifiche e con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica, portando in superficie il maggior numero possibile di contagiati, IN PARTICOLARE ASINTOMATICI, altrimenti destinati a rimanere sommersi con il rischio di nuovi contagi.
Ad oggi, i dati nazionali riportano solo il numero assoluto di contagi, trasformando in termini meramente statistici una buona pratica in una criticità. In Trentino abbiamo un numero relativamente alto di contagiati perché eseguiamo un altissimo numero di tamponi.
https://m.facebook.com/maurizio.fugatti/videos/-il-trentino-%C3%A8-larea-nazionale-con-il-maggior-numero-di-tamponi/562435901083059/?depth=1&locale2=it_IT
A onor del vero, a maggio i contagi in Trentino li trovavamo, ma sparivano dalle tabelle della Protezione Civile Nazionale grazie al "fraintendimento" dei cosiddetti "5 giorni", quello che portò al famoso conguaglio di San Vigilio.
EliminaStoria ormai passata, anche perchè allora fortunatamente i contagi stavano scendendo e la "cosmesi" applicata dal Trentino ai dati della Protezione Civile Nazionale possiamo condiderarla come un "peccato veniale".
Oggi si fa il minimo sindacale dei tamponi e non si fanno abbastanza sequenziamenti. Purtroppo però siamo in una fase di crescita dei contagi, che subiamo senza cercare di attivare le necessarie azioni di contenimento della circolazione virale.