AstraZeneca ha pubblicato i dati aggiornati sulla sperimentazione di fase 3 condotta negli Stati Uniti. Complessivamente i dati comprendono 190 casi di contagio sintomatico (49 in più rispetto ai dati comunicati all'inizio di questa settimana) che hanno riguardato i volontari a cui era stato somministrato il placebo e, in misura molto minore, coloro che avevano ricevuto due dosi di vaccino. L'aumento percentualmente importante dei casi di contagio inclusi nello studio ci fa capire che le preoccupazioni espresse dal NIAID erano ben fondate.
La nuova stima dell'efficacia è leggermente inferiore rispetto a quella annunciata pochi giorni prima: valore medio pari al 76% con un intervallo di confidenza compreso tra il 68 e l'82% (3 giorni fa era stato comunicato un valore medio di efficacia pari al 79%).
AstraZeneca enfatizza il fatto (molto sorprendente a dire il vero) che l'efficacia per le persone over-65 sarebbe (come dato medio) pari all'85%, superiore rispetto al valore stimato considerando tutti i volontari che hanno partecipato alla sperimentazione (76%). Si tratta - a mio avviso - di una sorta di "illusione ottica statistica". Infatti, a causa della ridotta dimensionalità del sotto gruppo di volontari over-65, l'intervallo di confidenza della stima va dal 58 al 95%. Con un intervallo di confidenza così ampio, non ha molto senso parlare di un reale aumento dell'efficacia per i volontari più anziani.
Viene confermato il fatto che la sperimentazione non ha evidenziato casi di Covid-19 gravi o addirittura letali tra coloro che sono stati vaccinati. Ci sono stati complessivamente 8 casi di elevata gravità, ma hanno riguardato esclusivamente il gruppo di volontari che avevano ricevuto il placebo.
A questo punto non ci resta che aspettare per vedere se ci saranno - a breve - ulteriori novità, soprattutto sul fronte della autorizzazione della FDA per la commercializzazione del vaccino AstraZeneca negli Stati Uniti.
Rimane il fatto che forse in AstraZeneca dovrebbero porsi il problema di sostituire urgentemente chi ha diretto la sperimentazione di fase 3 del vaccino, caratterizzata da errori tecnici grossolani e da clamorosi disastri comunicativi.
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