martedì 16 marzo 2021

Finalmente! Cambio radicale del CTS

Dopo tante polemiche (nel mio piccolo non ho fatto mancare le critiche) cambia completamente la composizione del Comitato Tecnico Scientifico (CTS). Aldilà della riduzione della dimensione del Comitato (che scende a 12 componenti), l'innovazione principale riguarda il tipo di competenze del Comitato. In particolare: 

"saranno coinvolti esperti appartenenti non solo al campo scientifico-sanitario ma anche ad altri settori, come ad esempio al mondo statistico, matematico-previsionale o ad altri campi utili a definire il quadro della situazione epidemiologica e ad effettuare l'analisi dei dati raccolti necessaria ad approntare le misure di contrasto alla pandemia".

Hallelujah! Ci sono arrivati con grande ritardo, dopo aver perso tempo prezioso con i famosi 21 parametri, spesso inutili e facilmente eludibili, ma finalmente ci sono arrivati. 

Ora, in analogia a quanto viene fatto in altri Paesi (Germania o Gran Bretagna, ad esempio), bisognerebbe creare dei gruppi di lavoro omogenei, organizzati su base disciplinare, che possano svolgere un'azione di consulenza nei confronti di singoli componenti del CTS. Ad esempio, il componente del CTS esperto di analisi dei dati dovrebbe poter contare su un gruppo di supporto costituito da esperti del suo stesso settore che svolga studi, ricerche e approfondimenti utili per supportare la sua azione all'interno del CTS. 

In questo modo il CTS si verrebbe a trovare al vertice di una rete tecnico-scientifica di alto livello e potrebbe svolgere un prezioso lavoro di indirizzo e di sintesi.

Per far bene bisognerebbe anche chiarire che falsare i dati dell'epidemia è un grave reato e mettere in riga i burocrati regionali che, fino ad oggi, hanno cercato tutte le possibili scorciatoie per eludere le norme di contrasto alla pandemia.

11 commenti:

  1. In attesa di conoscere quali saranno i parametri che il CTS parzialmente rinnovato utilizzerà prioritariamente per giudicare la situazione epidemiologica, io ho aggiornato, nel mio piccolo, i 7 parametri COVID che da due mesi il Prof. Davide Bassi mi consente di pubblicare.

    L'aggiornamento è ai dati di domenica scorsa, 14 marzo 2021.
    __Il file, che contiene anche i valori relativi alle due settimane precedenti, si trova al seguente indirizzo:

    https://www.dropbox.com/s/88f3gb981sm88s7/2021_%203_14%20Quadri%207%20parametri%20Covid.pdf?dl=0

    __Mi baso sui dati della Protezione Civile Nazionale, azzerati al 1 agosto 2020 che fisso convenzionalmente come inizio della seconda ondata, poiché dopo il 2/8/2020 il numero nazionale degli “attualmente infetti” è aumentato continuamente fino al 22/11/2020.
    __L’ultima colonna in tabella dà informazioni su come sia cambiato, in media, fra le due ultime settimane, il denominatore per i parametri 3,5,6,7.

    Limitatamente al Trentino e alle Regioni/PA limitrofe, riporto qui di seguito i valori attuali dei 7 parametri della tabella. Fra parentesi i valori della settimana precedente.

    1. INFETTI TOTALI ogni 100.000 ab.:
    __Italia 4939 (4680), PA Trento 6035 (5692), PA Bolzano 10077 (9886), Veneto 6849 (6607), Lombardia 5692 (5362).

    2. NUOVI INFETTI nell’ultima settimana ogni 100.000 ab.:
    __Italia 258 (236), Trento 343 (344), Bolzano 191 (286), Veneto 242 (182), Lombardia 330 (308).
    Altri Paesi: Spagna 74 (78), UK 60 (63), Olanda 215 (182), Francia 247 (221), Germania 85 (70), Giappone 6 (6), SudCorea 6 (5), Australia 0,3 (0,3).

    3. NUOVI INFETTI SU ATTUALI INFETTI nell'ultima settimana:
    __Italia 4,5% (4,5%), Trento 6,5% (6,9%), Bolzano 3,2% (3,4%), Veneto 5,3% (4,7%), Lombardia 5,3% (6,0%).

    4. DECESSI totali su INFETTATISI totali (con i due intervalli temporalmente sfasati come si deve):
    __Italia 2,6% (2,6%), Trento 3,1% (3,2%), Bolzano 1,6% (1,7%), Veneto 2,6% (2,6%), Lombardia 2,6% (2,5%).

    5. MORTI su USCITI dal virus (= morti + guariti) nell'ultima settimana:
    __Italia 2,4% (2,3%), Trento 0,9% (1,0%), Bolzano 1.0% (1,0%), Veneto 2,4% (2,8%), Lombardia 2,7% (2,5%).

    6. ATTUALI RICOVERATI SU ATTUALI INFETTI, media per l’ultima settimana:
    __Italia 5,2% (5,0%), Trento 5,9% (6,0%), Bolzano 4,6% (3,7%), Veneto 3,8% (3,7%), Lombardia 7,2% (7,1%).

    7. TERAPIE INTENSIVE su ATTUALI INFETTI, media dell'ultima settimana:
    __Italia 0,58 (0,55%), Trento 1,15% (1,19%), Bolzano 0,82% (0,55%), Veneto 0,48% (0,47%), Lombardia 0,73% (0,71%).

    __I primi tre parametri dipendono dalla gestione politica dell'epidemia (chiusure, aperture e controlli), mentre gli altri quattro dalla gestione sanitaria degli infetti.

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  2. Covid: 12 membri in nuovo CTS, due donne, il professor Locatelli “coordinatore”
    ansa.it – 16 marzo 2021

    Il nuovo CTS sarà composto da 12 membri e il nuovo “coordinatore” sarà il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli. Ecco il contenuto dell’ordinanza del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, d'intesa con la presidenza del Consiglio.

    La decisione è stata presa "in relazione alla nuova fase dell'emergenza" e considerata "l'accelerazione delle attività inerenti al nuovo piano vaccinale", che hanno reso necessario "razionalizzare le attività del CTS, al fine di ottimizzarne il funzionamento anche mediante la riduzione del numero dei componenti".

    “Un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno servito il Paese nel CTS in questi mesi così difficili. Buon lavoro a tutti i componenti appena nominati e in modo particolare a Silvio Brusaferro e Franco Locatelli che hanno dimostrato STRAORDINARIE QUALITA’ alla testa di ISS e CSS e che guideranno il CTS in questa nuova stagione". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza.

    L'ordinanza firmata da Curcio prevede infatti che nel Comitato siedano:
    - Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, coordinatore
    - Silvio Brusaferro, il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (portavoce del Comitato)
    - Sergio Fiorentino, componente indicato dal Dipartimento della Protezione Civile
    - Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell'Istituto Nazionale "Lazzaro Spallanzani"
    - Cinzia Caporale (CNR), Presidente del Comitato Etico dello "Lazzaro Spallanzani",
    - Giovanni Rezza, il Direttore Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute,
    - Giorgio Palù, Presidente dell'AIFA
    - Fabio Ciciliano, dirigente medico della Polizia di Stato, esperto di medicina delle catastrofi
    - Alessia Melegaro, epidemiologa, Professoressa in Demografia e Statistica Sociale, Bocconi Milano
    - Donato Greco, virologo, consulente per OMS e per ECDC
    - Sergio Abrignani, immunologo, Direttore Scientifico Istituto Nazionale di Genetica Molecolare
    - Alberto Giovanni Gerli, (ingegnere, consulente, data scientist), nell’ultimo anno punto di riferimento nella comunità scientifica per lo studio della pandemia attraverso l’applicazione di un modello matematico sempre più raffinato e affidabile

    Confermando le proprie dimissioni, Agostino Miozzo aveva detto che il CTS non ha ormai più SENSO DI ESISTERE, prevedendo il suo scioglimento entro un paio di mesi. Per ora il Governo sembra però essere intenzionato a mantenerlo e a rilanciarne l’attività con la nuova organizzazione.

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    1. Covid, Alberto Gerli rinuncia all'incarico nel nuovo CTS: "Polemiche inattese e sorprendenti"
      repubblica.it - 18 marzo 2021

      Alberto Gerli (ingegnere padovano, campione di bridge), uno dei 12 membri nominati nel nuovo CTS del Governo, ha comunicato la rinuncia all'incarico.

      Ad annunciarlo è stato il Dipartimento della Protezione Civile che con un'ordinanza lo aveva nominato martedì scorso. Il 19 marzo alle 14.30 si riunirà per la prima volta l'organismo, rinnovato su volontà soprattutto della Lega, ma senza di lui.

      "A seguito delle inattese e sorprendenti polemiche esplose all'indomani della mia nomina a componente del Comitato Tecnico Scientifico, ho ritenuto opportuno rinunciare al mio incarico così da evitare al CTS ulteriori, inutili ostacoli e distrazioni rispetto alle importanti e difficili decisioni che sono chiamati a prendere in un momento tanto delicato per il Paese" spiega Gerli in una nota.

      "Ringrazio la Presidenza del Consiglio per la nomina, di cui mi ritengo onorato, e grazie alla quale avrei potuto dare il mio contributo al servizio del Paese - conclude Gerli -. Rimango convinto della bontà dei dati che ho contribuito a sviluppare e del fatto che possano costituire un utile elemento di analisi nella gestione della pandemia.

      Per tale ragione, continuerò con ancora più energia a lavorare e ad aggiornare i modelli, con l'aiuto degli scienziati con cui ho collaborato sin dai primissimi giorni della pandemia in Italia".

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    2. Come direbbe Crozza "già rimpiangiamo quelli che c'erano prima".

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  3. Qualche commento sui nuovi valori dei miei 7 parametri:

    1. Bolzano resta prima in Italia per prevalenza, cioè per numero TOTALE degli infetti nella seconda ondata ogni 100.000 abitanti.

    2. L’incidenza settimanale NAZIONALE è aumentata del 9%, dopo il precedente incremento del 27% che seguiva il +32% fra la terza e la quarta settimana di febbraio. Il Trentino è rimasto stabile, dopo il precedente – 7% che seguiva un +29% ed altri due incrementi minori ed è ancora al terzo posto in Italia, superato dall’Emilia-Romagna e dal Friuli V.G. che ora è in testa. Da notare che la valle d’Aosta ha quasi triplicato, in una settimana, la propria incidenza.
    Fra gli "Altri Paesi", Giappone, Corea del Sud e Australia, che hanno deciso da tempo di non convivere col virus, ma eliminarlo, hanno iniziato solo a fine febbraio le vaccinazioni, che proseguono con molta calma: non ne hanno bisogno.

    3. Il rinnovo dell’infezione, nuovi casi su attuali infetti, vede il balzo in avanti della Valle d’Aosta, ora di gran lunga prima, seguita da Piemonte e Marche, un po’ in discesa, come Trento, quarta.

    4. La letalità generale della seconda ondata diminuisce di poco.

    5. La letalità settimanale del Trentino è STRAORDINARIAMENTE BASSA anche in questa settimana, superata solo dalla Valle d’Aosta che, mentre ha quasi triplicato il numero di nuovi infetti, non ha avuto, invece, alcun decesso. Su piccoli numeri e su parametri che variano sfasati temporalmente, succede.

    6. La percentuale nazionale di attuali infetti ricoverati è aumentata, nonostante l’aumento medio del denominatore pari al 7%. Nel Trentino è rimasta pressoché costante. In Alto Adige è aumentata meno della forte riduzione del denominatore. Il Piemonte, “stranamente”, è sempre primo con quasi il doppio della media nazionale, nonostante l’aumento di un terzo, per la seconda settimana consecutiva, del numero degli attuali infetti.

    7. Per la percentuale di attuali infetti che si trova in terapia intensiva, il Trentino viene scalzato dal primo posto ad opera del Molise e superato anche dall’Umbria, ma tutti intorno al DOPPIO della media nazionale, segno o di un cattivo sistema sanitario o di tanti infetti non trovati.

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  4. Ho cancellato per errore un commento inviato a questo post. L'operazione non è reversibile.

    Mi scuso con chi l'ha mandato

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  5. Oggi sono rimasta molto sorpresa da un dato pubblicato da FBK sulla pagina "Situazione sanitaria emergenza COVID-19": il "Domicilio in struttura intermedia" risulta aver dimesso tutti i ricoverati e, quindi, azzerato il loro numero, mentre, invece, la struttura intermedia sta aumentando i ricoveri ed è quasi satura. A proposito di dati falsati, non capisco quale sia la ragione di questo dato azzerato.

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  6. Sia su FBK che su APSS hanno provveduto a cancellare l'azzeramento sui ricoverati in "Domicilio in struttura intermedia"

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  7. Più in alto poni l’asticella, più difficoltà avrai
    Adriano Biondi – fanpage.it - 17 Marzo 2021

    Il "governo dei migliori" sconta probabilmente un’impostazione strutturalmente sbagliata del rapporto con il Comitato Tecnico Scientifico (su cui era lecito attendersi qualche intervento, peraltro), nonché con ISS e CSS.

    Draghi ha disposto una ridefinizione di ruoli e incarichi nel CTS, vero, ma hanno destato più di qualche perplessità sia le scelte dei nuovi componenti (tra cui figurano personalità che hanno sbagliato praticamente ogni previsione o che si sono da tempo collocate su una linea riduzionista che si è rivelata fallace), sia la riorganizzazione interna, che risponde sempre all'idea della continuità.

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  8. Il Garante dei Minori, Fabio Biasi, chiede la riapertura delle scuole: “Non accettiamo le scelte governative”
    ladige.it - giovedì 18 marzo 2021

    Il Garante per i Minori della Provincia torna a tuonare contro le restrizioni della pandemia e lo fa in una lettera inviata al Consiglio Provinciale, agli assessori ed alle autorità scolastiche. Scrive Fabio Biasi: «il Garante per i diritti dei minori della Provincia autonoma di Trento rivolge un accorato appello alle SS.LL., chiedendo l’immediata riapertura, in presenza, delle Scuole di ogni ordine e grado.

    Lodevole ed apprezzabile è il fatto che fino a venerdì 12 marzo 2021 nella nostra provincia le Scuole abbiano “resistito” alla chiusura, che nel resto del Paese purtroppo si è avverata, così come va dato atto, con profonda riconoscenza, degli enormi sforzi compiuti dagli Istituti scolastici, allo scopo di mantenere vitali le attività didattiche in presenza, quali servizi essenziali alla persona.

    Ora, peraltro, la chiusura delle Scuole è stata disposta in forza di un decreto legge governativo, a seguito dell’introduzione di nuovi e discutibili parametri di misurazione dell’incidenza percentuale dei contagi nei singoli territori ed è altresì frutto di una scelta politica del governo locale, sebbene fossero presenti tutte le condizioni per poterla evitare.

    Le motivazioni di tale scelta sono state rese note dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il quale ha dichiarato che la Giunta provinciale non può non aderire alle decisioni dell’Esecutivo, per non “trascinare” la Provincia stessa in contenziosi giudiziari con il Governo centrale.

    Si osserva che questa scelta va in direzione contraria rispetto a quanto dichiarato il 09 marzo 2021 al giornale “L’Adige” dal Dott. Giancarlo Ruscitti, Dirigente del Dipartimento Salute e Politiche sociali della PAT, secondo cui “… NELLE SCUOLE IL VIRUS NON CIRCOLA. Non c’è alcun dato scientifico, nazionale e internazionale, che dica che le scuole sono pericolose”.

    Il dott. Ruscitti ha altresì affermato che “Tra i contagi dei minorenni la quasi totalità non ha sintomi, oppure pochissimi. A quel punto si tratta di limitare le interazioni che i giovani hanno, soprattutto nei confronti della popolazione anziana. Popolazione anziana che qui in Trentino stiamo vaccinando a grande velocità, ed anzi vorremmo aumentare ancora il ritmo”.

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    (NdC) Il dottor Ruscitti… cosa? Quando? Quali dati? In assenza di dati, “no decision”! “Nelle scuole il virus non circola” è una OPINIONE. La rispettabile opinione del dottor Ruscitti, ma è una opinione. E basta.

    Per essere precisi, i dati sui contagi nelle scuole trentine sono stati tenuti nascosti dall’Assessore Bisesti e dalla Giunta Provinciale (si veda il post di sabato 12 dicembre 2020: Ci vorrebbe chiarezza anche sui dati dei contagi nella Scuola). I contagi sono senz'altro molti di più e quanti siano effettivamente la Provincia lo sa, anche se è restia a dircelo.

    Oppure minimizzati (tutta la classe di un positivo va in quarantena e non viene fatto nessun tampone agli altri 20 compagni; e fino a una settimana fa ci volevano DUE CONTAGI nella stessa classe …).

    Oppure manipolati (riguardo al personale scolastico, si veda il post di domenica 31 gennaio 2021: I lavoratori della Scuola sono esposti ad un elevato rischio di contagio?). Il personale della Scuola ha avuto un livello di contagio molto superiore rispetto al resto della popolazione trentina.

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    1. “Autòs èfa”… i seguaci di Pitagora - la cui figura resta avvolta nella leggenda - avevano una vera e propria venerazione per la sua persona e le sue parole (proverbiale è diventata l'espressione “αὐτὸς ἔϕα” = ipse dixit: "l'ha detto lui (in persona)", sottinteso quindi “è vero”);

      la frase greca o latina serviva per convalidare le verità dichiarando che erano state asserite dallo stesso Pitagora e quindi per chiuderla lì.

      Il dottor Biasi non ha mai incontrato questa frase, breve ma intensa?

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