lunedì 29 marzo 2021

I vaccini nell'Italia delle corporazioni

In attesa che le Regioni/PPAA adottino – senza eccezioni – le linee guida sulle priorità di accesso alle vaccinazioni basate esclusivamente su criteri di età e fragilità, crescono le pressioni di numerose categorie professionali che chiedono di saltare la fila e di essere vaccinate prima degli altri.

Molti, a livello personale, sono già riusciti a sottrarre il vaccino a chi ne avrebbe avuto più bisogno sfruttando la compiacente complicità di familiari e amici o le loro posizioni di potere. Altri si muovono utilizzando le loro organizzazioni professionali e non esitano a minacciare pesanti rappresaglie se le loro richieste non saranno soddisfatte.

Sono rimasto francamente sconcertato leggendo la presa di posizione dell’Associazione nazionale magistrati che è arrivata a minacciare il blocco delle udienze se i magistrati non saranno inseriti immediatamente tra i salta-fila.

Vacciniamo i magistrati, ma non vacciniamo gli avvocati? E che fare dei tassisti, degli autisti degli autobus, degli addetti ai supermercati e di tutte le altre categorie professionali che lavorano a stretto contatto con il pubblico? Che senso ha vaccinare un magistrato 40-enne e non vaccinare un pensionato di 74 anni che, se contrae la Covid-19, rischia la vita?

È sconcertante che le prese di posizione più sfacciatamente corporative si scatenino proprio nel momento in cui le terapie intensive sono vicine al punto di massima occupazione, piene di anziani e di persone fragili che il vaccino non l’hanno potuto ricevere.

1 commento:

  1. mercoledì 31 marzo 2021

    La Regione Veneto lancia l'allarme e blocca le somministrazioni perché mancano le dosi. "Noi che al momento siamo PRIMI per vaccinazioni, ne facciamo 35mila al giorno, annunciamo che sospendiamo le vaccinazioni, a parte qualche richiamo - dice il governatore Luca Zaia.

    "I vaccini non sono arrivati, quindi la macchina PERFETTA che abbiamo messo in piedi con modelli di accesso rapido, diretto, senza prenotazione in questo momento non riusciamo a garantirla, perchè non abbiamo la materia prima".

    "Ieri - ha detto - ci sono arrivati 83mila dosi di pfizer, considerato che facciamo 35mila vaccini al giorno, è chiaro che in un paio di giorni li esauriamo".

    (NdC) Il Veneto (4.9 milioni di abitanti, quindi 9 volte il Trentino) somministra 35mila vaccini al giorno; come mai in Trentino se ne fanno SOLO 1000-1500? In Veneto sono più bravi?

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