venerdì 28 gennaio 2022

Aggiornamento sulla pandemia in Italia: finalmente si scende!

Il picco pandemico legato alla diffusione della variante Omicron mostra un andamento in discesa che si consolida, confermando i segnali incoraggianti che avevamo visto 7 giorni fa:

Andamento dei contagi in Italia (linea grigia). La linea blu rappresenta la media dei contagi giornalieri, stimati su base settimanale. La linea rossa tratteggiata è un fit dei contagi registrati da metà ottobre a metà dicembre 2021, prima della diffusione della variante Omicron

La curva della variazione percentuale dei contagi misurata rispetto alla settimana precedente (in prima approssimazione, proporzionale alla derivata logaritmica della curva dei contagi) conferma la tendenza al ribasso:

Variazione percentuale dei contagi misurata rispetto alla settimana precedente. Il massimo era stato misurato a fine 2021. Il mese di gennaio è stato caratterizzato da una riduzione della variazione che, finalmente, durante le ultime 2 settimane, mostra un valore negativo

Il dato sul numero complessivo dei ricoveri (mediato sull'intera settimana) mostra ancora un lieve incremento, ma ormai c'è evidenza che - salvo brutte sorprese - la pressione sui reparti Covid degli ospedali italiani è destinata a ridursi (anche se il livello dei ricoveri è ancora vicino al valore massimo, pari a quasi 22 mila posti letto occupati):

Variazione percentuale del numero di posti letto Covid occupati negli ospedali italiani (somma di tutti i reparti). Dopo una lunga crescita, iniziata a fine ottobre con una ulteriore accelerazione a inizio gennaio, si osserva una forte riduzione del tasso di incremento del numero di posti letto occupati

Un segnale molto incoraggiante viene dal dato dei nuovi ricoveri in terapia intensiva, che sono calati in modo abbastanza significativo:

Nuovi ricoveri settimanali in terapia intensiva, normalizzati rispetto ad un campione di 100 mila abitanti (linea nera). La linea rossa tratteggiata è un fit esponenziale dei dati compresi tra l'inizio di ottobre e l'inizio di gennaio.

Per quanto riguarda il Trentino, vi mostro il dato relativo ai nuovi ricoveri settimanali (somma di tutti i reparti), normalizzato rispetto ad un campione di 100 mila abitanti:


Nuovi ricoveri settimanali nei reparti Covid del Trentino, normalizzati rispetto ad un campione di 100 mila abitanti. Durante le ultime 3 settimane il livello dei nuovi ricoveri è stato pressoché costante

Il dato sui decessi in Italia è cresciuto anche nel corso dell'ultima settimana, ma - sperabilmente - anche per questa curva dovremmo essere vicini al massimo. Va segnalato comunque che le informazioni relative ai decessi provenienti dalle Regioni/PPAA sono spesso soggette a ritardi e "ricalcoli" che possono deformare la curva dei dati ufficiali. 

In generale, ci aspettiamo che la curva dei decessi segua l'andamento dei contagi con circa 2 settimane di ritardo. Tuttavia la presenza di "conguagli" potrebbe spostare artificialmente la posizione del punto di massimo. Ci vorrà ancora qualche settimana per poter fare un'analisi affidabile sull'andamento dei decessi associati alla attuale ondata pandemica.

Andamento dei decessi Covid in Italia (linea grigia), normalizzati rispetto ad un campione di 100 mila abitanti. La linea rossa rappresenta il valore medio dei decessi giornalieri stimato su base settimanale. La linea blu tratteggiata rappresenta il fit esponenziale che ha descritto l'andamento dei decessi durante i mesi di novembre e dicembre 2021. L'ulteriore aumento registrato a gennaio è - molto probabilmente - correlato al forte incremento dei contagi associato alla diffusione della variante Omicron

4 commenti:

  1. Per approfondire:

    ITALIA - GIOVEDÌ 27 GENNAIO 2022

    I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia

    Sono diminuiti i nuovi ingressi in terapia intensiva e per la prima volta dalla metà di ottobre sono calati anche i contagi

    https://www.ilpost.it/2022/01/27/dati-settimana-contagi-vaccinazioni-coronavirus-omicron-26-gennaio/

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  2. Arrivano le stime più che rigorose dell’Associazione italiana di epidemiologia: 27.034 vite salvate dai vaccini nel nostro Paese, con 1,7 milioni di contagi e 130 mila ricoveri evitati, di cui 15 mila in terapia intensiva. Il calcolo di Roberto Buzzetti è pubblicato sulla rivista Epidemiologia e Prevenzione.

    A livello europeo, l’Ecdc (European centre for disease control), stima in 470 mila le vite salvate tra le persone con più di 60 anni. Per gli Usa la cifra è di 1,1 milioni.

    Da zero a 10 miliardi in un anno. È la corsa dei vaccini contro il Covid nel pianeta. Eppure oggi, allo scattare dell’iniezione seguita da dieci zeri, il mondo si ritrova ancora in piena tempesta Omicron.

    La frase più ripetuta all’arrivo delle prime fiale a fine dicembre 2020 — «finalmente la luce in fondo al tunnel» — dopo la terza dose e nell’incertezza sulla quarta ci fa alzare le sopracciglia. Se si aggiunge l’ingiustizia di un misero 10% di copertura in Africa contro il 77% dei paesi ricchi, la campagna vaccinale sembra una storia piena di ombre, altro che luce.

    https://www.repubblica.it/cronaca/2022/01/30/news/vaccini_a_quota_dieci_miliardi_ma_la_guerra_al_covid_non_e_finita-335737186/?ref=RHTP-BH-I322793271-P7-S3-T1

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  3. Zone arancione: tutto si basa sulla pressione sugli ospedali, ma va detto anche che le Regioni possono aggiornare quando vogliono il numero di posti letto disponibili, riuscendo così – come successo svariate volte negli ultimi mesi – a ridimensionare dati che sembravano molto più alti.

    Insomma, da un lato il sistema a colori andrebbe riadattato, dall'altro tutte le nuove misure – che si sono basate sul green pass già dalla fine dell'estate – rendono quasi indifferente l'eventuale cambio di colore.

    In ogni caso, qualsiasi cosa decida il governo domani, la zona rossa dovrebbe restare. Se la situazione dovesse peggiorare rapidamente, infatti, sarebbe ancora necessario il lockdown leggero per tutti i cittadini – vaccinati e non – previsto dal colore più scuro.

    continua su: https://www.fanpage.it/politica/come-e-quando-cambiera-il-sistema-a-colori-delle-regioni-verso-laddio-a-zona-gialla-e-arancione/

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  4. Cosa cambia se al 31 marzo 2022
    finisce lo stato di emergenza per il Covid

    Con lo stato di emergenza dichiarato ormai due anni fa, il Governo ha avuto la possibilità di accelerare una serie di procedure e utilizzare le ordinanze in deroga alle leggi. Ad esempio quelle con cui il ministro Speranza decide i colori delle Regioni.

    Quando si concluderà l'emergenza, inoltre, dovranno chiudere anche le strutture create ad hoc, come quella del generale Figliuolo – che si occupa della campagna vaccinale contro il Covid e non solo – o il Comitato tecnico scientifico.

    Insomma, se quanto detto da Sileri venisse confermato dal governo nelle prossime settimane si tratterebbe di un passo importante verso la normalità.

    "Per fine marzo abbandoneremo tante delle attuali restrizioni – ha assicurato Pierpaolo Sileri, intervenendo ieri a Metropolis – La circolazione del virus sarà più limitata, pian piano toglieremo le mascherine, prima all'aperto e successivamente al chiuso e andranno poi rimodulati il green pass e la campagna vaccinale, sulla base della reale esigenza sanitaria".

    Insomma, per il sottosegretario alla Salute la fine dell'emergenza è davvero vicina: "L'Italia è come un paziente che sta uscendo dalla fase acuta – ha continuato – Andiamo verso una fase nella quale all'emergenza si sostituirà la convivenza col virus, e molte delle restrizioni alle quali ci siamo abituati, come il distanziamento o l'uso delle mascherine, andranno progressivamente ridotte sino al ritorno ad una nuova normalità".

    continua su: https://www.fanpage.it/politica/lo-stato-di-emergenza-finira-il-31-marzo-cosa-significa-e-cosa-cambia/

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