L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) venerdì scorso ha pubblicato il suo consueto bollettino settimanale sullo stato della pandemia in Italia. Purtroppo il livello di aggiornamento dei dati diffusi dall'ISS non è neanche lontanamente paragonabile con quello dei dati comunicati giornalmente dalle Autorità sanitarie di altri Paesi tra cui, in particolare, il Ministero della salute israeliano.
Ho sempre l'impressione che l'ISS sia un passo indietro nelle sue analisi, problema che diventa particolarmente critico in momenti, come quello attuale, caratterizzati da una rapida variazione del panorama pandemico nazionale. In particolare, i dati ISS relativi a ospedalizzazioni e decessi Covid sono fermi al mese che terminava intorno alla metà dello scorso mese di dicembre, più o meno quando la variante Omicron incominciava a diffondersi in Italia. Ci vorranno almeno 3 settimane per capire cosa stia accadendo oggi chiarendo, in particolare, quale sia l'effettivo impatto di Omicron in termini di danni sanitari.
Capisco che acquisire i dati provenienti "dall'armata Brancaleone" dei sistemi informativi delle 21 Regioni/PPAA italiane non sia affatto semplice, ma mi sarei aspettato che l'ISS individuasse una serie di ospedali "sentinella" da monitorare giornalmente per avere una stima statisticamente affidabile dell'impatto della pandemia sulla Sanità italiana (non solo per quanto riguarda lo stato vaccinale dei ricoverati, ma anche per l'incidenza sulle ospedalizzazioni dei contagi dovuti alle diverse varianti che circolano attualmente).
In mancanza di dati più precisi e aggiornati, dobbiamo accontentarci di quello che ci ha fornito l'ISS:
Notiamo che in questo (come negli altri grafici che seguiranno) la percentuale dominante dei casi è attribuibile a coloro che non erano vaccinati (fette nere) oppure avevano completato la vaccinazione (2 dosi) da più di 4 mesi (fette rosse). Ricordo che questi dati sono assoluti e non sono normalizzati rispetto alla numerosità delle diverse categorie vaccinali.
Lo scorso 18 dicembre c'erano in Italia circa 6,7 milioni di cittadini over-12 non vaccinati, in grandissima maggioranza con meno di 60 anni di età. Coloro che avevano fatto solo la prima dose erano 1,6 milioni (anche questi in larga maggioranza sotto i 60 anni) La classe vaccinale più numerosa (26 milioni) comprendeva coloro che avevano fatto la vaccinazione completa da più di 4 mesi e non avevano ancora fatto la terza dose. I vaccinati da meno di 4 mesi erano 11,6 milioni, mentre coloro che avevano ricevuto anche la terza dose erano 8,1 milioni, in crescita di 2,4 milioni rispetto al dato della settimana precedente.
Quando, invece di tutti i contagi, si considerano solo i casi che hanno portato ad un ricovero ospedaliero in un reparto Covid ordinario o di terapia intensiva, la situazione appare piuttosto differente:
Qui di seguito vi mostro il tasso di ricovero in terapia intensiva e la mortalità Covid, stimato dall'ISS in funzione della classe d'età dei contagiati e del loro stato vaccinale. Ulteriori dati li potete trovare qui.
Tasso di ricovero in terapia intensiva e la mortalità Covid per 100 mila abitanti, stimato dall'ISS in funzione della classe d'età dei contagiati e del loro stato vaccinale |
Covid, il mistero dei due milioni di positivi:
RispondiEliminaecco perché i conti non tornano
di Michele Bocci - 10 GENNAIO 2022
Sono troppi, visto che il numero è identico a quello dei nuovi casi delle ultime tre settimane. "Ci sono persone negative ancora bloccate a casa perché la Asl non le libera, oppure già uscite ma che non sono state registrate sul sistema nazionale".
Per gli epidemiologi comunque, i casi scoperti sono molti meno di quelli effettivi e quasi un decimo degli italiani potrebbero essere contagiati in questo momento
Un numero alto, che racconta di quanto stia correndo Omicron in Italia ma anche di come il tracciamento dei casi sia in grande crisi, talvolta proprio saltato.
Ci sono decine di migliaia di cittadini, se non centinaia di migliaia a sentire alcuni esperti, che hanno il tampone negativo ma si trovano ancora in isolamento.
https://www.repubblica.it/cronaca/2022/01/10/news/
Covid, dal sottosegretario Costa a Greco (Cts) il fronte che vuole cancellare i nuovi contagiati dal bollettino quotidiano: “Sono ormai inutili”
RispondiEliminaI numeri giganteschi che ogni giorno sono generati dalla variante Omicron vengono ormai ritenuti superflui da diversi esponenti del mondo scientifico, politico e istituzionale: "Ho proposto anche al ministro della Salute di fare una riflessione sull'attuale sistema di report". Il membro del Comitato tecnico scientifico: "Stiamo discutendo del parlarne col governo"
11 GENNAIO 2022
Da Matteo Bassetti e Matteo Renzi, adesso l’idea finisce per non dispiacere anche membri del Cts e del governo rendendo reale l’ipotesi che il bollettino quotidiano della situazione pandemica venga stravolto.
C’è chi vorrebbe fornire solo i dati della pressione sugli ospedali, altri solo dell’occupazione delle terapie intensive e chi invece trasformerebbe la relazione con tutti i numeri in un riassunto settimanale.
Tutti dimenticano un aspetto: il numero dei nuovi contagi rilevati permette di stimare grosso modo quante delle persone infettatesi finiranno in ospedale. Insomma: se oggi ci sono 100mila casi, è possibile stimare quanti finiranno per occupare un posto letto Covid nei prossimi giorni.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/11/
Struzzi!
EliminaL'infettivologo Matteo Bassetti, uno di coloro che in queste ore hanno chiesto con più forza che il report giornaliero cambi: "[Ora] non dice nulla e non serve a nulla, se non a mettere l'ansia alle persone.
EliminaChe senso ha dire che abbiamo 250mila persone che hanno tampone positivo? Bisogna specificare se sono sintomatici, asintomatici, sono ricoverati, stanno a casa"
E ancora: "[Questi numeri] ci fanno fare brutta figura col resto del mondo, perché sembra che vada tutto male e invece non è così.
Nella realtà altri Paesi, che hanno molti più contagi di noi, cercano di gestirli in maniera diversa.
Se continuiamo così, finiremo con l'andare in lockdown di tipo psicologico e sociale"
https://tg24.sky.it/cronaca/2022/01/11/bollettino-covid-settimanale#05
In Germania nessun passo avanti sull’obbligo vaccinale: il nuovo cancelliere tedesco Olaf Scholz aveva annunciato di volerlo introdurre “all’inizio di febbraio o marzo“, ma appare sempre più difficile che possa rispettare la scadenza.
RispondiEliminaMalgrado la maggior parte dei partiti in Parlamento siano d’accordo sul principio, al momento non è stato presentato un progetto di legge del Governo.
All’interno della coalizione non sembra infatti esservi pieno consenso in materia fra i due partiti di sinistra (socialdemocratici e verdi) e i liberali.