Un gruppo di ricerca dell'Università di Washington (Seattle), in collaborazione con Humabs Biomed SA, una società biotecnologica svizzera, ha affrontato il problema della risposta immunitaria delle persone dopo ripetute esposizioni alla proteina spike del virus SARS-CoV-2. In particolare, è stato studiata la risposta rispetto ad una combinazione di vaccinazioni ed infezioni con diverse varianti del virus. L'articolo è stato pubblicato su Cell.
I risultati sono illustrati sinteticamente nella figura seguente:
Rappresentazione schematica della protezione anticorpale indotta da una combinazione di vaccinazioni ed esposizioni a diverse varianti virali. Fonte Veesler Lab |
Pur essendo limitato ad un numero relativamente piccolo di soggetti, lo studio conferma che l'aumento del numero di esposizioni agli antigeni del SARS-CoV-2, attraverso l'infezione e la vaccinazione o la tripla vaccinazione, migliora la qualità delle risposte anticorpali. In pratica, tutte le occasioni di "incontro" con il virus (nelle sue diverse varianti) o la semplice proteina spike (vaccinazioni) costituiscono un piccolo progresso verso l'immunizzazione della popolazione.
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