venerdì 14 gennaio 2022

Facciamo Sant'Albino patrono dei burocrati della Sanità

Accogliendo le richieste pervenute dalle Regioni/PPAA, il Ministero della Salute ha deciso di togliere dal conteggio dei ricoverati nei reparti Covid coloro che vengono trovati positivi al momento del ricovero in ospedale a causa di altre patologie. Sulla base di valutazioni indipendenti, attualmente tale categoria comprende circa 1/3 dei ricoverati negli ospedali italiani che risultano virologicamente positivi. Questo provvedimento consentirà a molte Regioni/PPAA di rimanere in zona gialla e alcune potranno addirittura tornare in zona bianca. Non sono mancate le critiche di chi sottolinea il carattere estemporaneo di questo provvedimento, definito una pura e semplice operazione di "maquillage".

Se smetteranno di comunicare anche il dato giornaliero dei contagi, potremo far sparire l'argomento "pandemia" dai titoli dei giornali e far finta che la pandemia non ci sia più.

Purtroppo le cose non stanno esattamente così. Ce lo dimostrano i fatti:

  1. Il numero crescente di famiglie che si ritrovano con un positivo o una persona in quarantena in casa, anche a causa della crescita esponenziale del numero di classi scolastiche chiuse a causa dei contagi.
  2. La chiusura progressiva di molti reparti ospedalieri per concentrare le forze sulla cura dei malati di Covid-19,  spostando nel tempo le cure necessarie per molte altre gravi patologie.
  3. Il numero dei decessi Covid che è cresciuto continuamente nel corso degli ultimi 2 mesi fino ad arrivare a circa 2 mila casi settimanali, con una tendenza verso un ulteriore aumento.
Spacciare come realtà l'idea che le Regioni/PAA siano zona "gialla quasi bianca" è una pura mistificazione, realizzata grazie al contributo di solerti burocrati che si ingegnano a trovare nuovi metodi per eludere le pur deboli regole imposte a livello nazionale.

Il caso dei pazienti che vengono trovati positivi al momento del ricovero è un caso emblematico perché è evidente che quando il virus circola molto ci può essere una quota crescente di persone che ricadono in questa condizione. Tuttavia, come ricordato anche nel linguaggio "burocratese" del comunicato ministeriale, questi pazienti devono comunque essere tenuti separati rispetto agli altri ricoverati, pena la trasformazione degli ospedali italiani in enormi focolai virali. Quindi, dal punto di vista della funzionalità degli ospedali, il problema rimane, indipendentemente dai numeri delle statistiche ufficiali.
 
Senza contare che i "generosi" livelli di rischio adottati lo scorso 28 luglio per identificare le zone giallo/arancio/rosse tenevano conto anche di questo contributo. Se i ricoverati per altre patologie positivi al virus vengono tolti dai conteggi, bisognerebbe abbassare anche le soglie per l'attribuzione dei livelli di rischio.

A questo punto, persa la fiducia nei burocrati della Sanità, non ci resta che affidarci ai Santi. Visto lo sforzo immane fatto per tornare al più presto in zona bianca, propongo di nominare Sant'Albino patrono dei burocrati della Sanità italiana. Speriamo che vegli su di loro in modo che non combinino troppi guai.

7 commenti:

  1. CRONACACovid, il Cts frena le Regioni: “Il bollettino non cambi. Continuare a conteggiare anche gli asintomatici ricoverati con altre patologie”

    Nessun report settimanale né scorporo dei positivi asintomatici, nemmeno quelli scoperti al momento del ricovero per altre patologie: il Comitato tecnico scientifico respinge quindi la pressante richiesta arrivata negli scorsi giorni anche da pezzi del mondo politico e istituzionale.

    Si tratta, a giudizio di Anaao-Assomed, di un "mero espediente di equilibrismo contabile" richiesto dalle Regioni con "i cittadini italiani nel ruolo del passante sprovveduto".

    Tutti gli ospedali, si legge nella nota, hanno "evidenti problemi di personale e posti letto". Il presidente degli Ordini Filippo Anelli: "Operazione di maquillage per non dover prendere altre misure restrittive. Il ministro Speranza valuti attentamente il da farsi"

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  2. Gli ospedali, spiega il sindacato Anao-Assomed, sono “pieni di pazienti infetti e poco importa se essi sono ricoverati per patologie legate al Covid o se hanno scoperto di essere infatti recandosi in ospedale”.

    Il perché è presto detto: “Come sa chi conosce l’organizzazione ospedaliera, il paziente Covid positivo richiede, comunque, personale dedicato obbligato a lunghe procedure di vestizione e svestizione e isolamento in spazi dedicati, da creare appositamente, generalmente riconvertendo altri reparti”.

    Non solo: “Senza contare il blocco delle sale utilizzate per gli accertamenti diagnostici a causa delle procedure di sanificazione e la difficoltà di dimissione in Rsa o lungodegenza e perfino a domicilio. Tutti motivi che rendono il cambiamento del metodo di calcolo inefficace ai fini della riduzione del carico di lavoro ospedaliero”.

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  3. "Stop al bollettino giornaliero dei contagiati". Questa la richiesta di Claudio Cia, consigliere provinciale in quota Fratelli d'Italia. "Oggi la conta dei positivi appare anacronistica, tanto più se si tratta di persone vaccinate e con una campagna che vede l'86,5% delle persone con più di 12 anni aver completato il ciclo e il 61,% che ha effettuato anche la dose booster".

    Per il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia è arrivato il momento di archiviare la stagione del report quotidiano. "Dopo 700 giorni di bollettino quotidiano sull’andamento dell'epidemia, è arrivata l'ora di dire basta. Non se ne può più della conta dei positivi. Riscattiamoci dalla paura e torniamo a vivere la normalità perché ormai anche il Covid ne fa parte", conclude Cia.
     

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    1. Finché non si svuotano i reparti ospedalieri occupati dai malati di Covid (si svuotano davvero, non basta far sparire i pazienti dalle statistiche ufficiali) inutile fare finta che la pandemia non ci sia più.

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  4. Ospedali, molti pazienti in attesa di operazioni
    sono nei reparti Covid perché scoperti positivi (asintomatici)

    L'appello di Giarratano, presidente della Società italiana di anestesia: "Servono protocolli ufficiali e spazi dedicati: oggi dipende dalla aziende sanitarie, in alcuni casi vengono operati, in altri ci sono dilazioni pericolose mentre si occupano posti nei reparti dei malati Covid"

    Si tratta soprattutto, dicono sempre più numerosi i medici, anche di gestire chi è arrivato in ospedale per curare una patologia, che richiede magari un intervento chirurgico, e invece - pur senza sintomi specifici - finisce nel reparto covid in attesa di decisioni sulla procedura.

    Col rischio che si perda tempo, oltre a confondere i dati fra degenti che hanno effettivamente sintomatologia covid (ben definita dalle schede Oms e ministeriali) e altri che risultano asintomatici (infatti non sapevano di essere positivi prima del tampone all'accettazione) e abbisognano invece di altra assistenza.

    Invece di occupare posti nei reparti Covid - dicono molti medici - questi ricoverati dovrebbero essere spostati in aree in cui oltre all'isolamento sia possibile il trattamento effettivo delle problematiche per cui sono arrivati in ospedale.

    www.ladige.it/salute-e-benessere/2022/01/17/

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  5. Andrea Costa, sotto-segretario alla Salute: “Basta tamponi agli asintomatici, basta scuole chiuse anche nei Comuni in zona rossa, basta bollettini con l’elenco generico dei contagiati. I cittadini sono stanchi e stremati, ora è tempo di dare prospettive positive per chi ha fatto il proprio dovere da due anni”. L’obiettivo, sottolinea, è quello di “convivere con il virus.

    Dunque, per prima cosa, smettiamola di fare i tamponi agli asintomatici. Non è che tutti i giorni bisogna misurarsi la febbre per capire se si ha l’influenza. Il termometro si usa solo se non ci si sente bene.

    Se vogliamo la convivenza con il virus dobbiamo poter circolare liberamente, con le dovute cautele, ovviamente, cioè l’uso delle mascherine che ormai non fanno più paura a nessuno mentre sono molto importanti per impedire la trasmissione del virus”.

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  6. Vincono le Regioni: chi arriva con altre patologie e si scopre positivo non concorrerà più al calcolo dei posti occupati. Il ministero: "Si tratta di una bozza". Ma il bollettino continuerà a segnalare il totale dei contagiati.

    Intanto il Piemonte "scova" 970 letti ed evita l’arancione.

    https://www.repubblica.it/cronaca/2022/01/14/news/ricoveri_svolta_svuota-ospedali_conta_solo_chi_entra_per_il_virus-333737022/

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