giovedì 20 gennaio 2022

Segnalazione: effetto dell'obbligo vaccinale sulla vaccinazione degli over-50

Ringrazio il lettore che mi ha segnalato l'esistenza di questo articolo

Un articolo apparso sul sito "il Post" analizza l'effetto dell'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over-50 (in vigore dallo scorso 8 gennaio, con obbligo di vaccinazione entro il prossimo 31 gennaio) considerando - in particolare - l’andamento della somministrazione delle prime dosi tra i cittadini più riluttanti rispetto alla vaccinazione:

La maggior parte delle prime dosi somministrate nel corso degli ultimi giorni ha riguardato i bambini di età compresa tra 5 ed 11 anni (linea blu) per i quali è stato recentemente reso disponibile un apposito vaccino in formulazione pediatrica. 
 
Per le altre fasce d'età (12-49 anni e 50+) si osserva un numero delle prime dosi più o meno equivalente. In termini percentuali, è abbastanza significativo l'incremento osservato per la curva arancione che riguarda circa 2 milioni di cittadini italiani con almeno 50 anni di età che - al momento - non sono ancora stati vaccinati. 
 
Al netto di qualche scandaloso episodio di finte somministrazioni di cui abbiamo appreso dalle cronache giudiziarie, l'introduzione dell'obbligo vaccinale ha certamente contribuito a riportare la somministrazione delle prime dosi per gli over-50 su livelli che non si vedevano dallo scorso mese di ottobre.  
 
Sono numeri significativi, ma largamente insufficienti per coprire, entro tempi ragionevolmente brevi, i cittadini "meno giovani" che, in caso di contagio, sono a più alto rischio di contrarre gravi complicanze

La distribuzione degli over-50 che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino vede forti differenze a livello territoriale:

Aldilà delle forti disomogeneità territoriali (con una curiosa miscela di "profondo Sud" e "profondo Nord" che si contendono il primato degli anziani no-vax), la composizione di chi rifiuta il vaccino è molto variegata. C'è una minoranza di fanatici pronti a tutto (anche a mettere a rischio la loro stessa esistenza) pur di non fare il vaccino, ma ci sono anche tante persone confuse, male informate e talvolta plagiate dai loro stessi familiari (pensiamo ai tanti anziani che si sono lasciati convincere dai figli no-vax) che potrebbero cambiare idea ed accettare, magari obtorto collo, la vaccinazione.

Francamente, non credo che nelle prossime settimane assisteremo ad un ulteriore aumento delle prime dosi tra gli over-50 non vaccinati. Il forte aumento della circolazione virale registrato recentemente "risolverà" il problema del green-pass esteso per molti di loro (sia pure a costo - per alcuni - di un ricovero ospedaliero). Per i meno fortunati la soluzione sarà definitiva, nel senso che passeranno a miglior vita. 

I pochissimi non vaccinati e non contagiati si illuderanno che il virus non esista e continueranno a costituire il suo bersaglio preferito (dilatando nel tempo la sequela di ricoveri e decessi).

Se - già durante lo scorso autunno - il Governo nazionale avesse avuto il coraggio di imporre l'obbligo vaccinale per gli over-50 (accompagnandolo con controlli e sanzioni serie) le cose sarebbe potute andare meglio di così, ma ormai il danno è fatto e nessuno ci può porre rimedio.

Non ci resta che aggiornare la triste contabilità della pandemia, pensando alle tante sofferenze e ai lutti che si sarebbero potuti evitare.

3 commenti:

  1. Secondo il report del commissario all’emergenza Figliuolo, quando è entrato in vigore l’obbligo, non erano ancora vaccinati 2,165 milioni over 50. Al 23 gennaio erano scesi a 1,826 milioni.

    Il che vuol dire che fino a questo momento la vaccinazione ha raggiunto solo il 15% del totale della platea. In pratica, quindi, solo 1 su 6 ha scelto di vaccinarsi. 

    Andando a scorporare i dati vediamo che nella settimana dal 31 dicembre al 6 gennaio – il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’obbligo il 5 gennaio – gli over 50 che hanno deciso di vaccinarsi sono stati 38.976.

    La settimana successiva, la prima dall’introduzione della norma, hanno fatto la prima dose in quasi 129 mila over 50, mentre tra il 14 e il 20 gennaio sono stati meno di 118 mila.

    Un andamento che procede a rilento. E a nulla evidentemente sono valse, fino ad ora, nemmeno le pesanti restrizioni imposte progressivamente ai No vax.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/01/25/vaccini-covid-flop-obbligo-over-50-convinto-solo-uno-su-sei/6467395/

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  2. TRENTO. Le vaccinazioni vanno a rilento.

    E questo vale soprattutto per la fascia d'età che va dai 40 ai 60 anni che, anche in Trentino come nel resto d'Italia, risulta essere quella più scoperta. Per capirlo basta guardare i dati riferiti alle terze dosi.

    Il Trentino, nella fascia di età 40–49 anni, per quanto riguarda la terza dose è ferma al 44.91% di adesione mentre la popolazione in età 50 -59 anni vaccinata con tre dosi è al 64,68%.

    “Abbiamo aperto i servizi vaccinali tutti i giorni – spiega Maria Grazia Zuccali, direttrice dell'Unità operativa igiene e sanità pubblica – e abbiamo cercato di favorire la vaccinazione in tutti modi per tutte le fasce d'età in particolare dai 40 ai 60 anni che nella nostra provincia risultano meno coperte e che stanno rispondendo con meno sollecitudine”.

    Oltre allo zoccolo duro delle prime dosi che stanno andando MOLTO A RILENTO, a preoccupare è anche la risposta al di sotto delle attese per chi ha meno dei 60 anni nel ricevere la dose booster.

    “Questo obbligo di legge – spiega Zuccali - e anche la previsione di una sanzione non sembrano avere dato molto impulso alle vaccinazioni e questo vale per quello che abbiamo riscontrato fino ad oggi. Abbiamo ancora il prossimo fine settimana e ci potrebbe essere chi aderisce all'ultimo. Anche per le prime dosi abbiamo alcune prenotazioni nel weekend, ma non sono tantissime.

    www.ildolomiti.it/cronaca/2022/vaccinazioni-anti-covid-le-terze-dosi-non-decollano-zuccali-dai-40-ai-60-anni-adesione-al-di-sotto-delle-aspettative

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  3. Prime dosi in calo, l'obbligo per gli over 50
    non traina più le vaccinazioni. Ancora 1,7 milioni no vax

    di Andrea Gagliardi - 28 gennaio 2022

    L'obbligo vaccinale ha convinto in tre settimane quasi 340mila italiani over 50 a fare la prima dose di vaccino anti-Covid. Un primo passo importante per ridurre la platea dei no vax, ma abbastanza piccolo rispetto a quanto auspicava il Governo quando ha fatto scattare ufficialmente l'obbligo lo scorso 8 gennaio (ma la decisione è stata annunciata dal governo già il 6 gennaio) con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’ultimo decreto anti-Covid.

    Quel giorno, secondo il report del commissario Figliuolo, si contavano 2.165 milioni di over 50 (la fascia d'età più a rischio di essere colpita da forme gravi di Covid) ancora non vaccinati: dopo tre settimane quella platea di no vax si è ridotta - secondo i dati aggiornati al 27 gennaio di Lab 24 del Sole 24 Ore - di circa il 15 per cento, con circa 333mila nuove dosi (prime dosi + monodose + dosi uniche di chi ha contratto precedentemente l'infezione).

    In base a quanto emerge dall’ultimo report del governo sulle vaccinazioni aggiornato a questa mattina sono ancora un milione e 680mila gli italiani che hanno più di 50 anni e non si sono vaccinati, nonostante l’obbligo previsto dal decreto del 7 gennaio .Complessivamente sono 1.684.240 coloro che non hanno fatto la prima dose e di questi la maggioranza - 1.235.314 - è nella fascia tra 50 e 69 anni.

    Del resto, l’obbligo introdotto dal Governo, dopo aver provocato nella prima settimana una fiammata nelle vaccinazioni, ha perso progressivamente l’effetto propulsivo iniziale. Se dal 7 gennaio al 13 gennaio, quando la misura era stata appena adottata dal Governo, le nuove somministrazioni sonno state 128.772 (con un balzo del 231,5% rispetto alle quasi 39mila della settimana precedente), nei sette giorni successivi (dal 14 al 20 gennaio) sono scese a quota 119.004 (-7,6%). Per poi crollare a 85.438 (-28,3%) nella settimana 21-27 gennaio.

    Un ritmo troppo lento per arrivare a coprire almeno una buona fetta dei quasi 2 milioni di over 50 non vaccinati per i quali da martedì 1 febbraio scatterà la multa una tantum da 100 euro e, dal 15 febbraio, la sospensione dello stipendio (per chi lavora e non è disoccupato o in pensione).

    https://www.ilsole24ore.com/art/prime-dosi-calo-l-obbligo-gli-over-50-non-traina-piu-vaccinazioni-AEaTusAB

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