sabato 1 gennaio 2022

L'Olimpo dei "geni" no-vax

Dopo il dentista no-vax biellese che si era presentato alla vaccinazione esponendo un braccio finto, le cronache segnalano un altro personaggio che potrà accedere di diritto all'Olimpo dei "geni" no-vax

Si tratta di un tizio che "per evitare che il vaccino entrasse nel corpo" aveva pensato bene di posizionare due lacci emostatici sul braccio, immediatamente sopra e sotto il punto dove era stato inoculato il vaccino. Il tutto sulla base di un "consiglio medico" trovato chissà dove in rete.

Dopo 24 ore, con il braccio diventato ormai nero, è dovuto correre al pronto soccorso dove sono stati costretti ad intervenire d'urgenza per rimediare ai danni della occlusione omerale che si era generata.

Gli auguriamo ovviamente una pronta guarigione, senza alcuna grave conseguenza di lungo periodo. Ma questo episodio ci fa capire quanto distorte possano essere le credenze che circolano liberamente negli ambienti no-vax

Qualcuno potrebbe obiettare che  la cosa non sia sorprendente, considerato che molti no-vax credono addirittura che - assieme al vaccino - venga iniettato anche un fantomatico microchip che sarà successivamente attivato tramite le antenne della telefonia 5G. 

Di fronte a certe "balle spaziali" qualsiasi idea strana ci può stare. Ma pensare di "bloccare" il vaccino con dei lacci emostatici è una cosa che "non sta né in cielo, né in terra". Perché il vaccino viene iniettato nei muscoli del braccio proprio perché non deve "andare in giro per il corpo", ma deve produrre il suo effetto nella zona immediatamente vicina al punto in cui viene somministrato.

Quindi - piuttosto che usare i pericolosi lacci emostatici - sarebbe stato preferibile tentare di eludere la vaccinazione usando un braccio finto. Dobbiamo quindi rivalutare il dentista no-vax biellese perché - se non fosse stato scoperto - il suo era davvero un metodo sicuro per evitare che il vaccino "andasse in giro per il corpo".

5 commenti:

  1. Covid: scontri e 30 arresti ad Amsterdam a manifestazione
    Dimostranti in piazza contro le restrizioni

    (ANSA) - 02 GENNAIO - Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza ad Amsterdam per protestare contro le restrizioni anti-covid e le tensioni sono montate fino a sfociare in scontri e 30 arresti. "Questa è l'Olanda! Potere al popolo!" hanno scandito fra gli altri slogan i dimostranti, radunati in una delle principali piazze della capitale olandese nonostante il divieto delle autorità.

    La Polizia ha riferito che agenti antisommossa sono stati costretti a usare la forza dopo che i manifestanti hanno rifiutato di lasciare la piazza: 4 poliziotti sono rimasti feriti in scontri con i manifestanti e 30 persone sono state arrestate.

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  2. Covid, parlano gli anestesisti: in terapia intensiva 7 su 10 no vax, di cui metà negazionisti. “Per il rifiuto di cure la sopravvivenza sta diminuendo”

    Antonino Giarratano, presidente della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione Terapia Intensiva (Siaarti), denuncia che la sopravvivenza dei pazienti Covid che arrivano in terapia intensiva "sta diminuendo rispetto a mesi fa", perché "ora le persone rifiutano procedure salvavita". Una situazione che sta portando anche "all'usura psicologica" degli anestesisti rianimatori italiani

    3 GENNAIO 2022 - ilfattoquotidiano.it

    La sopravvivenza dei pazienti Covid che arrivano in terapia intensiva “sta diminuendo rispetto a mesi fa”, perché tra i ricoverati gravi 7 su 10 sono no vax e di questi “la metà sono anche negazionisti, quindi non negano solo vaccino ma l’esistenza stessa del Covid e l’utilità del cure“.

    È la denuncia di Antonino Giarratano, presidente della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione Terapia Intensiva (Siaarti), contenuta in un documento che racconta di un quadro in continuo peggioramento: no vax e negazionisti arriva in terapia intensiva “in condizioni gravissime, dopo settimane senza cure o con pseudo cure. E spesso, una volta ricoverati, rifiutano procedure salvavita“. “In passato – aggiunge – solo i malati oncologici terminali rifiutavano le cure, ora le rifiutano persone che possono esser salvate“.

    Una situazione che sta portando anche “all’usura psicologica” degli anestesisti rianimatori italiani, un nuovo tipo di burnout legato legata alla “negazione del proprio ruolo e competenza”, prosegue il presidente di Siaarti parlando alle agenzie di stampa.

    “Non era mai capitato prima – spiega Giarratano, direttore partimento Emergenza e Urgenza del Policlinico universitario di Palermo – di ricoverare in terapia intensiva soggetti che, sapendo che stavano andando in arresto cardiaco, rifiutassero ventilazione meccanica, emodialisi o circolazione extracorporea. Ora, in alcuni casi, rifiutano persino la flebo con gli zuccheri o l’ossigeno per via nasale, perché ‘non sanno cosa ci sia dentro'”.

    Da nord a sud, la situazione è pesante: “Abbiamo un numero inferiore di ricoverati rispetto a un anno fa ma con un disagio più grave perché non sono diminuiti i ricoveri in terapia intensiva non covid, come quelli dovuti a incidenti stradali e sepsi. Tra l’altro si avvicina anche il picco influenzale“.

    Un anno fa le cure scarseggiavano e bisognava capire come riuscire a curare tutti. Ora è il contrario: “Abbiamo le intensive piene di persone che non vogliono esser curate".

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  4. BARI. "È stato denunciato ai carabinieri di Fasano un giovane che, presentatosi al centro vaccinale di Conforama, intendeva offrire soldi ad un infermiere per fingere la somministrazione del vaccino.

    Il sentimento no-vax ha raggiunto un tale livello di follia che si tenta addirittura di pagare per garantirsi la malattia".

    https://www.ladige.it/attualita/2022/01/08/vaccini-tenta-di-corrompere-infermiere-per-non-fare-iniezione-1.3099568

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  5. Emanuele Luchetti, 51 anni. Infermiere. Ancona. Già arrestato in passato per tentata rapina. Grande appassionato di danza ed istruttore di zumba. È l’uomo al centro della maxi inchiesta all'hub vaccinale Paolinelli.

    Sentite come si vantava di fare i vaccini per finta. “Non pensavo che in un anno riuscivo a comprarmi casa. Fino a ieri piangevo per pagare cento euro”. Luchetti gettava via decine di dosi di vaccino per far ottenere i green pass ad altrettanti “no vax” con finte iniezioni. Aveva creato quel sistema grazie a un noto avvocato del foro anconetano, a un imprenditore edile, a un ristoratore e a una barista, tutti messi dal gip agli arresti domiciliari.

    Al telefono, dopo un dicembre redditizio, diceva intercettato: “Se va avanti così la compro già a fine anno (la casa, ndr). Tanto ‘sto periodo qua io campo anche de quelle che ho fatto nei mesi passati, del Covid che prendevo, guadagnavo parecchio. Oltre ai soldi dell’avvocato me devono arrivà i soldi dei tamponi e dei vaccini”.

    Le tariffe? “Una coppia inviata da un ingegnere di Fabriano per tramite dell’avvocato: per loro 500 euro a testa (..) Questa è gente col soldo, gente che paga che non fa il micragnoso. Se dobbiamo fare una cosa facciamola ad alto livello. Quando magni ridi”.

    Luchetti aveva iniziato con tariffe da 50 euro per ogni vaccino finto, per poi arrivare a un massimo di 500. Ogni tanto non-vaccinava gratis, ma solo se erano amici. Nelle decine di pagine di intercettazioni non mancano racconti di prestazioni sessuali in cambio della finta dose.

    Che dite, se fosse tutto confermato uno così quanto anni di galera meriterebbe? Quanto orrore morale.

    COMMENTO FB - Lo definirei "partigiano"! è come quelle persone che nascondevano gli ebrei o i ricercati dai nazisti o procuravano loro documenti falsi!!!

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