lunedì 24 gennaio 2022

L'OMS come Giano bifronte?

Antica moneta romana raffigurante Giano bifronte, il dio che guardava contemporaneamente al passato ed al futuro

L'Organizzazione Mondiale della Sanità è riuscita, nel giro di poche ore, a mandarci due messaggi completamente diversi sull'andamento della pandemia in Europa. Da una parte - guardando a quello che è successo nel corso dell'ultimo mese - ha evidenziato come la combinazione di estese vaccinazioni ed il grande numero di contagi dovuti alla variante Omicron (che si distingue rispetto a tutte le varianti precedenti a causa delle sue caratteristiche di elevata contagiosità e minore aggressività) stiano ponendo le basi per trasformare - almeno in Europa - la pandemia in endemia

Quasi contemporaneamente, l'OMS ha sottolineato l'elevata probabilità che in futuro appaiano nuove varianti virali in grado di superare le barriere immunitarie che la popolazione ha acquisito fino ad oggi. Anche perché pensare che la pandemia si trasformi in endemia solo in Europa, mentre continua ad imperversare nel resto del Mondo, non sembra un'idea molto realistica. Per i più pessimisti: fine pandemia, mai!

Si è subito scatenata la polemica tra i virologi da talk-show televisivo, pronti a dividersi tra ottimisti e pessimisti, ciascuno attento a soddisfare le attese del "suo" pubblico. In realtà, nessuno possiede la sfera di cristallo e - al momento - mancano solide basi scientifiche su cui fondare previsioni che abbiano un minimo di affidabilità. 

Tutti vorremmo che la soglia endemica fosse effettivamente raggiunta e che non si trattasse di una stabilità effimera, spazzata via entro pochi mesi da qualche nuova variante virale. Ma c'è una bella differenza tra le speranze (gli inglesi parlerebbero di "wishful thinking") e le previsioni scientifiche attendibili. 

Per il momento, non possiamo fare altro che tenere sotto stretto controllo l'andamento dei numeri della pandemia, augurandoci che - una volta tanto - i più pessimisti abbiano torto.

1 commento:

  1. Le mascherine all'aperto non servono più.
    Parola di Matteo Bassetti.

    L'infettivologo del San Martino di Genova in un lungo video pubblicato sulla sua pagina Facebook ha spiegato quale è la situazione Covid-19 in Italia e quali misure dovrebbero essere messe in campo per superare l'ondata di Omicron.

    "Gli inglesi tolgono le mascherine all'aperto, lo fanno i francesi dal primo febbraio, non l'hanno mai messa gli spagnoli, quindi forse le mascherine all'aperto non servono come qualcuno pensava.

    Dopo che in Italia abbiamo messo l'obbligo delle mascherine all'aperto mi pare che i contagi si siano solo moltiplicati", ha detto l'infettivologo, aggiungendo: "Non sono certo che le mascherine hanno tenuto fermo il contagio, la variante Omicron corre più veloce delle restrizioni.

    L'unico strumento che abbiamo per limitare le varianti Omicron e Delta nelle loro conseguenze più gravi è la vaccinazione, 3 dosi di vaccino praticamente ci mettono in una botte di ferro. È questo che dobbiamo dire ai cittadini senza più dirgli di mettersi la mascherina. Una variante così contagiosa le mascherine non la fermano, l'unico strumento per fermarla è la vaccinazione soprattutto con la tripla dose. Dobbiamo incoraggiare tutti a farla".

    Infine, l'esperto ha spiegato che "stiamo uscendo con progressiva fatica da questa quarta ondata ma i numeri dell'ultima settimana sono inequivocabili: il numero di ricoveri in terapia intensiva, che sono il parametro unico e attendibile per vedere la gravità della malattia, è stabile da una decina di giorni, ed anche ieri il saldo tra entrate e uscite era pari a zero.

    Anche per quanto riguarda i contagi, il rapporto tra tamponi  e positivi sembra fisso al 15% da una settimana. Ci troviamo in una fase di plateau, nei prossimi giorni vedremo la discesa".

    www.fanpage.it

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