lunedì 17 gennaio 2022

Una buona notizia: Novartis annuncia il successo dello sviluppo di fase 2 per il nuovo farmaco antivirale Ensovibep

Novartis ha annunciato di aver concluso con successo la fase 2 dello sviluppo di un  nuovo farmaco antivirale denominato Ensovibep, specificamente designato per bloccare il contagio da SARS-CoV-2.

A differenza degli altri 2 antivirali fino ad oggi disponibili (prodotti, rispettivamente, da Merck e Pfizer), il nuovo antivirale proposto da Novartis non interviene bloccando la replicazione del virus all'interno delle cellule infettate, ma impedisce il contagio. Ensovibep si fissa alla proteina spike del virus, eliminando qualsiasi possibilità di interazione della proteina spike con  i recettori ACE2 delle cellule che potrebbero essere infettate.

I dati preliminari di fase 2 hanno mostrato una efficacia del 78% nella prevenzione di gravi complicanze (tali da portare al ricovero ospedaliero o al decesso). Si tratta di dati preliminari perché la sperimentazione ha coinvolto un numero limitato di volontari scelti tra soggetti infetti, ad alto rischio di gravi complicanze. I volontari hanno ricevuto il farmaco nei giorni immediatamente successivi alla comparsa dei primi sintomi (analogamente con quanto avviene con gli anticorpi monoclonali o gli altri antivirali sviluppati da Merck e Pfizer).

I risultati non dipendono dalla particolare variante virale di SARS-CoV-2 considerata. Questa caratteristica dipende dal modo particolare con cui l'Ensovibep si lega alla proteina spike.

La somministrazione del farmaco può avvenire solo all'interno di ospedali o di altre strutture sanitarie perché viene fatta tramite infusione endovenosa. Questo è certamente un forte limite per la facilità di somministrazione del farmaco. 

Non sappiamo ancora quali saranno i risultati della sperimentazione di fase 3 e, tanto meno, possiamo stimare con precisione i tempi necessari per una eventuale commercializzazione del nuovo antivirale prodotto da Novartis. Si vede comunque come lo sviluppo di antivirali specificamente disegnati per il SARS-CoV-2 stia incominciando a fornire risultati di un certo interesse. 

Nel corso del 2022, si potrà consolidare l'offerta di antivirali efficaci per la cura precoce della Covid-19. Questi nuovi farmaci, utilizzati da soli o sotto forma di "cocktail", potranno fornire un contributo rilevante per mettere sotto controllo la pandemia.

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