Ecco il consueto aggiornamento settimanale sullo stato dei contagi e dei ricoveri nei reparti Covid degli ospedali italiani. Rispetto ai dati mostrati nelle settimane precedenti abbiamo esteso la data inziale della nostra analisi allo scorso 16 giugno, in modo da mostrare con maggiore chiarezza il cambio di regime che è stato registrato a fine giugno.
Partiamo dagli attualmente positivi (punti verdi) e dalla frazione di attualmente positivi ricoverata in ospedale (punti rossi).
Nell'ultima settimana è continuato a salire il numero degli attualmente positivi, anche se - almeno per il momento - non c'è evidenza di una crescita esponenziale tipica di una situazione epidemica fuori controllo. Quando alla frazione di attualmente positivi ricoverati in ospedale, continua la lentissima decrescita iniziata a fine giugno e andata avanti per tutta l'estate. Come ricorderete il fenomeno può essere attribuito alla progressiva riduzione dell'età media dei contagiati legata alle tipiche condizioni estive (vacanze e ripresa della mobilità internazionale).
L'andamento degli ospedalizzati (punti blu) complessivi e di quelli che hanno avuto necessità del trattamento di terapia intensiva (punti rossi) è mostrato qui di seguito. Con i punti neri è mostrata anche la frazione dei ricoverati che si trovano in terapia intensiva.
Notiamo che la ripresa dei numeri delle terapie intensive è proporzionalmente più significativa rispetto a quella dei ricoveri complessivi. Analizzando il grafico della percentuale di ricoveri in terapia intensiva (punti neri) notiamo che tale percentuale era circa il 5% a metà giugno, mentre attualmente si colloca intorno al 7.5%. Tuttavia notiamo che il dato è oscillato sensibilmente durante il corso dell'estate e non è chiaro se tale andamento sia da attribuire a mere fluttuazioni statistiche (legate anche al numero assoluto ridotto che avevamo a luglio - inizio agosto) o se siano legate a cause specifiche. Certamente il valore è ancora molto minore rispetto al momento apicale della crisi quando le terapie intensive di alcune Regioni erano pressoché sature e comunque la percentuale di pazienti ricoverati in terapia intensiva era stabilmente superiore al 10%.
In conclusione, continuano ad aumentare sia i ricoveri in terapia intensiva che quelli nei reparti Covid ordinari. I numeri sono ancora gestibili e la letalità (non considerata esplicitamnete in questa analisi) mostra livelli pressoché stabili. Come ricordato in post precedenti, più che di una "seconda ondata" potrebbe trattarsi di un rimbalzo della "prima ondata" che in realtà non si è mai azzerata (anche se a fine giugno sembrava che si stesse esaurendo).
Restano di fronte a noi tutte le incognite legate alla riapertura delle Scuole e all'arrivo dellla stagione fredda. Confidiamo nel senso di responsabilità di tutti e speriamo che le Autorità sanitarie si dimostrino all'altezza della sfida che le attende.
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