La maledizione della Costa Smeralda ha colpito anche Silvio Berlusconi e su giornali e social è tutto un fiorire di commenti più o meno ironici. C'è chi se la prende con il povero Flavio Briatore che a Ferragosto si fece immortalare in una foto con Berlusconi, con tanto di commento nel quale esaltava l'ottimo stato di forma dell'ex Cavaliere. Considerata la tempistica e la distribuzione dei contagi avvenuti a Villa Certosa, è improbabile che Briatore abbia svolto il ruolo dell'untore: al massimo qualche superstizioso potrebbe dire che la battuta sullo stato di salute del suo amico Silvio ce la poteva evitare!
Molto più probabilmente il virus è entrato nella blindatissima Villa Certosa attraverso figli e nipoti che a differenza di nonno Silvio hanno girato per la Costa Smeralda e, come tanti altri turisti, sono stati contagiati. Un classico insomma: i più giovani si muovono di più e sono più esposti al virus e quando tornano a casa contagiano i poveri nonni.
Questa storia ci fa capire quale è il rischio vero di questa pazza estate. Dopo Ferragosto abbiamo visto una consistente crescita dei contagi, ma si trattava principalmente di persone giovani ed in buone condizioni generali di salute, poco o nulla esposte alle possibili complicanze della Covid-19. Il vero problema è quello della catena di trasmissione del contagio che si può innescare al loro ritorno in famiglia. Per ridurre al minimo questo pericolo non servono decreti o regolamenti. Bisogna che tutti, a cominciare dai più giovani, usino il buon senso e non sottovalutino i rischi a cui possono esporre i familiari più anziani.
Per fortuna nonno Silvio fa parte di quel 50% circa di ottantenni virologicamente positivi che attualmente, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, sono asintomatici o pauci-sintomatici. A lui e a tutti i nonni (e le nonne) d'Italia i migliori auguri. E per un po' di tempo tengano alla debita distanza i parenti più giovani, specialmente se hanno passato Ferragosto in Costa Smeralda.
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