Sulla rivista The Lancet è apparso un primo articolo in cui vengono presentati i risultati delle fasi 1 e 2 nello sviluppo del vaccino russo Sputnik V, quello che con una decisione senza precedenti è stato già approvato in Russia, pur non avendo ancora superato la fase 3 della sperimentazione. L'articolo lo potete trovare qui.
L'articolo non contiene novità particolarmente rilevanti. La sperimentazione ha riguardato un campione limitato di 76 volontari e mancano quindi informazioni complete sulla sua efficacia (cosa esplicitamente riconosciuta dagli Autori). La sperimentazione fin qui svolta non ha evidenziato effetti collaterali significativi ed ha dimostrato che, almeno a breve termine, il vaccino produce gli effetti attesi. Se questi siano duraturi nel tempo e sufficienti per contrastare il contagio, ancora non è dato sapere.
Sulla base delle informazioni disponibili potremmo dire che il livello di sviluppo del vaccino è più o meno analogo a quello di altri vaccini su cui sono stati pubblicati articoli scientifici che riportavano i dati della fase 2.
Quanto alla tempistica necessaria per somministrarlo su larga scala, sembra che la questione ormai abbia poco di scientifico, ma sia soprattutto legata alle decisioni della politica. Come ho già avuto modo di osservare in precedenti post, non mi pare che questo sia l'approccio migliore.
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