giovedì 3 settembre 2020

Trentino: siamo tornati ad aprile?

Ieri come oggi il tasso  dei tamponi positivi effettuati in Trentino è risalito intorno al 4%, valori che ci ricordano quelli tipici di fine aprile. Da allora il tasso dei tamponi positivi era progressivamente decresciuto, fino ai bei giorni di luglio quando non era raro contare "contagi zero". Fino a due settimane fa, il Trentino sembrava ancora in una situazione di bassa circolazione del virus, ma oggi la situazione si è completamente ribaltata.

Il focolaio collegato ad uno stabilimento per la lavorazione delle carni è certamente la principale fonte dei contagi di oggi e, come è successo qualche settimana fa per il focolaio BRT di Rovereto, c'è da supporre che le Autorità sanitarie sapranno circosciverlo con la necessaria tempestività. Tuttavia se andiamo a vedere il dettaglio dei contagi, quelli che non sono riconducibili al maxi-focolaio di Furlani carni sono numerosi e di origine diversa. Ci sono quelli che potremmo definire "di stagione" legati al ritorno dei vacanzieri e ce ne sono anche di "autoctoni", magari collegati alla partecipazione a cerimonie o altri eventi collettivi. Particolarmente preoccupante la catena di contagi che ha coinvolto anche una persona che lavora all'interno delle RSA, con il rischio di innescare processi che tanti danni hanno fatto nel recente passato.

Secondo notizie di stampa, le Autorità santarie trentine avrebbero ordinato 30.000 test rapidi, l'alternativa a sensibilità ridotta rispetto alle analisi molecolari che si devono effettuare in laboratorio. Pur con tutte le incertezze legate alla efficacia di tali test, il numero sembra francamente piccolo se lo raffrontiamo rispetto al loro potenziale uso, soprattutto in questo periodo che vede l'ormai imminente riapertura delle Scuole. Vedremo nei prossimi giorni quali saranno le strategie adottate a livello provinciale per cercare di riportare la situazione sotto controllo. Nel frattempo si è deciso di riaprire le residenze delle Viotte per metterci alcune delle persone in quarantena.


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