mercoledì 30 settembre 2020

Mascherine, contrordine compagni!

Il motto “contrordine compagni!” fa tornare in mente ai lettori meno giovani i vecchi film di Beppone e Don Camillo, basati sui romanzi di Giovannino Guareschi. Ho adattato il motto al tema delle mascherine ed, in particolare, alle indicazioni fornite alle truppe leghiste su tale argomento.

Fino a qualche settimana fa il “capitano” leghista era in prima fila tra i negazionisti. Organizzava convegni al Senato in cui si negava l’utilità delle mascherine. Molti di quei compagni d’avventura si sono nel frattempo defilati, a parte un noto critico d’arte che come virologo non è un granché e rischia di fare la fine "dell’ultimo giapponese" dell’esercito dei negazionisti. Comunque i leghisti di provata fede (almeno quelli di rito ambrosiano) fino a poche settimane fa si guardavano bene dal mostrarsi con le mascherine calate sul viso.

Passato il primo turno elettorale non esattamente esaltante per i leghisti trentini, nell’affannosa ricerca di rimediare qualche voto per gli imminenti ballottaggi, il Presidente pro-tempore della Provincia Autonoma di Trento ha pensato bene di chiedere aiuto al vicino "Doge". Oggi ha organizzato un tour elettorale con il Governatore veneto nelle terre trentine che già furono sotto il dominio della Serenissima Repubblica. Zaia è arrivato raccogliendo applausi con il suo stile concreto che bada al sodo. Nella foga del discorso gli è scappata anche qualche frase classificabile tra le fake news come quella secondo cui attualmente il 95% dei positivi sarebbe asintomatico. Forse si riferiva anche ai positivi che sfuggono ai controlli (ammesso di sapere quanti possano essere), considerato che il 6% circa degli attualmente positivi si trova ricoverato in ospedale e molti sintomatici non gravi sono trattati nelle loro abitazioni. Si tratta comunque di un peccato veniale, subito rimediato da un lungo ed accorato appello ad indossare la mascherina. Appello pienamente sottoscrivibile da chiunque, indipendentemente dalle inclinazioni politiche personali.

Il repentino cambio di linea a proposito delle mascherine ha disorientato le truppe leghiste che ancora si attenevano alle indicazioni del loro "capitano". Che fare si sono domandati. Qualcuno è corso nella farmacia più vicina per acquistare almeno un pacco di mascherine chirurgiche. I più ligi si sono addirittura dotati di mascherine FFP2 e girano senza calarsele mai dal volto.

Come si dice: tutto è bene quel che finisce bene. Non ho idea se l’arrivo di Zaia servirà a spostare l’asse della bilancia dei ballottaggi previsti per domenica prossima. Comunque se qualche trentino d’ora in avanti farà un uso più responsabile della mascherina, l’arrivo di Zaia non sarà stato inutile.

Nessun commento:

Posta un commento