Dopo aver affrontato abbastanza bene la prima ondata della pandemia, la Svizzera si trova attualmente in una situazione assai critica. I numeri sono simili a quelli del Belgio e tra i peggiori a livello europeo, sia per i contagi che per i decessi. La natura federale della Confederazione Elvetica ha generato un enorme problema di coordinamento delle politiche sanitarie che sono largamente decise a livello cantonale.
Ieri un gruppo di sessanta professori di Economia attivi presso le università elvetiche, preso atto della situazione, si sono fatti promotori di una esplicita richiesta di un secondo lockdown convinti che tale misura sia l'unica veramente efficace per limitare i danni economici di questa seconda ondata.
“Sarebbe meglio un secondo lockdown perché il costo totale per l’insieme del sistema economico sarebbe inferiore ai costi che l’economia ma anche poi la collettività dovranno sopportare se dovessimo continuare con queste misure che non sono né efficaci né sufficienti, soprattutto di fronte a una pandemia globale”, spiega Sergio Rossi, professore di economia all’Università di Friburgo, che figura tra i firmatari della lettera.
La presa di posizione degli economisti svizzeri è importante perché porta l'attenzione sui danni economici provocati dal protrarsi di una situazione di ampia circolazione del virus. Aldilà di qualsiasi valutazione di carattere sanitario, le incertezze legate alla pandemia producono rilevanti danni economici anche in assenza di politiche pubbliche che limitino la circolazione delle persone. Neppure in Svezia, dove pure ci hanno provato, è possibile vivere come se la Covid-19 non ci fosse.
La proposta degli economisti svizzeri ci fa capire quanto sia irragionevole la posizione di chi contrappone le ragioni dell'economia rispetto alla salvaguardia della salute e della vita dei più fragili. In realtà, qualsiasi soluzione che porti ad un sostanziale abbattimento della circolazione del virus è condizione necessaria anche per limitare i danni economici. Purché, una volta tornati ad un basso livello di contagi, si riesca finalmente ad attivare quelle misure di monitoraggio e di tracciamento dei contagi che sono fondamentali per evitare l'arrivo di una terza ondata della pandemia.
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