Un piccolo modesto suggerimento per l'Istituto Superiore di Sanità nel caso volesse finalmente smettere di fare lo struzzo e si preoccupasse di verificare la consistenza dei dati che gli vengono forniti.
Sappiamo che la "disinvolta" strategia adottata dalla Provincia Autonoma di Trento per la conta dei nuovi contagi ha provocato una evidente distorsione nel rapporto tra persone ricoverate e le persone attualmente positive (solo quelle verificate col tampone molecolare, naturalmente). Malgrado lo abbiano capito tutti, la Provincia Autonoma di Trento continua per la sua strada, esattamente come fece a maggio quando gli fu fatto notare l'errore relativo alla regola "dei cinque giorni" che, da un giorno all'altro, aveva magicamente trasformato il Trentino in una terra Covid-free. Allora la Provincia continuò ad andare avanti facendo finta di non capire, finché quel fastidioso fenomeno dell'avoided crossing costrinse il Trentino ad una serie di imbarazzanti "conguagli".
Il dato elaborato dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali (AGENAS) aggiornato a ieri sera non necessita di particolari commenti:
Tratto da AGENAS. Aggiornato al 17 novembre. Il dato trentino è quello sulla estrema destra della figura, individuato dallo stemma provinciale |
Se andate a vedere i dettagli della figura noterete che la Regione penultima a destra è la Liguria che comunque con il suo 9,1% è ben distanziata dal Trentino (14,1%) pur avendo una percentuale di ricoveri molto più alta rispetto alla media nazionale (5,0%). Sappiamo che la Liguria è la Regione con la popolazione più anziana d'Italia. Mi sono quindi domandato se ci possa essere una qualche relazione tra il tasso di ospedalizzazione dei pazienti Covid-19 e l'indice di vecchiaia delle diverse Regioni/PPAA.
L'indice di vecchiaia, lo ricordo, è definito come il rapporto tra il numero di abitanti che hanno un'età superiore a 65 anni e la popolazione di età compresa tra 0 e 14 anni. L'indice di vecchiaia in Italia è piuttosto alto (media nazionale 178,4), ma va da un minimo di 126,6 per l'Alto Adige fino al valore ligure che è pari a 260,7. Le stime sono basate sui dati ISTAT. Maggiori dettagli li potete trovare qui.
Incrociando i dati dell'indice di vecchiaia delle diverse Regioni/PPAA con le percentuali di ospedalizzazione elaborate da Agenas ho ottenuto il grafico seguente:
La linea tratteggiata è un fit lineare dei dati di tutte le Regioni/PPAA escluso il Trentino. Il dato del Trentino è chiaramente anomalo ed è rappresentato dal punto di colore rosso |
Vedete che, pur in presenza di forti fluttuazioni, c'è una certa tendenza ad osservare maggiori percentuali di ospedalizzazione al crescere dell'indice di vecchiaia. La linea tratteggiata rappresenta un fit lineare dei dati (Trentino escluso). Tutte le Regioni/PPAA corrispondenti ai punti di colore blu si collocano entro un margine pari a circa il 3% sopra o sotto il valore predetto dalla linea tratteggiata. Il dato del Trentino (punto rosso) è chiaramente fuori da tutti gli altri e questo si può spiegare solo ricordando che il dato trentino è stato largamente sottostimato a causa della arbitraria decisione assunta dalla Provincia Autonoma di Trento nella verifica dei contagi. Io non posso dirvi nulla sull'affidabilità dei dati delle altre Regioni/PPAA, ma possiamo certamente dire che la spiegazione "così fan tutti" assolutamente non regge.
Mi domando quanto tempo dobbiamo ancora aspettare per vedere un intervento da parte del Ministero della Salute o dell'Istituto Superiore di Sanità che costringa il Trentino a rispettare le regole sull'effettuazione in tempi brevi del tampone molecolare di conferma ai positivi antigenici oppure - in alternativa - a comunicare in tutte le sedi i VALORI VERI dei contagi.
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