domenica 1 novembre 2020

Aggiornamento sulla distribuzione regionale dei ricoveri

Ecco il dato aggiornato ad oggi 1 novembre relativo alla densità di ricoveri Covid (per un campione di 100.000 abitanti in funzione della densità di attualmente positivi). Il dato è illustrato nella figura seguente:

Il punto rosso corrisponde al Trentino. La linea tratteggiata corrisponde alla media nazionale del rapporto tra ricoveri ed attualmente positivi pari al 5,5%

Notiamo che la Valle D'Aosta è chiaramente fuori dalla tendenza generale, sia per quanto riguarda i ricoveri che per il numero di persone attualmente positive. Considerato il numero limitato della popolazione valdostana, è possibile che tali dati siano legati all'insorgenza di qualche violento focolaio. Non ho elementi specifici per discutere questo punto.

Le Regioni/PPAA che mostrano situazioni più critiche sono Liguria, Piemonte ed Alto Adige. Ovviamente parliamo di numeri che andrebbero confrontati con l'effettiva capacità di risposta dei Sistemi sanitari regionali. Ci potrebbero essere Regioni che, pur in presenza di un livello di ricoveri relativamente basso, non sono comunque in grado di fornire l'assistenza sanitaria richiesta.

Il grosso delle Regioni/PPAA si colloca ad un livello di ricoveri compreso tra 20 e 40 per ogni 100.000 abitanti. Il Trentino (punto rosso) si colloca proprio a metà di questo intervallo (circa 30), vicino alla media nazionale (34,6).

Calabria e Molise mostrano il migliore dato sui ricoveri.

Come osservazione di carattere generale notiamo che rispetto alla scorsa settimana è lievemente calato il rapporto tra ricoverati ed attualmente positivi (dal 6% al 5,5%). Sembra poco, ma corrisponde ad un numero di ricoveri non affatto trascurabile (circa 2000 in meno rispetto a quelli che oggi avremmo avuto mantenendo il rapporto della scorsa settimana). Non c'è alcuna indicazione di un abbassamento dell'età media dei contagiati che potrebbe spiegare la differenza (anzi la tendenza sembra esattamente opposta). Probabilmnete sono diventati più rigidi i criteri di ospedalizzazione per cercare di ridurre la pressione sugli ospedali. In parte la riduzione potrebbe essere legata all'attivazione dei cosiddetti Covid-hotel per ospitare pazienti ancora contagiosi che richiedano di essere mantenuti in isolamento e sotto limitato controllo medico, senza necessariamente essere ricoverati in ospedale.

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