venerdì 6 novembre 2020

Aggiornamento settimanale 6 novembre

Un aggiornamento un po' più breve del solito perché questa settimana sarà importante vedere cosa dirà il rapporto settimanale sull'andamento della pandemia rilasciato dall'Istituto Superiore di Sanita. In rapporto non è ancora stato reso pubblico e sarà fondamentale per capire cosa stia effettivamente succedendo nella classificazione delle Regioni/PPAA tra le diverse categorie di rischio giallo/arancio/rosso.

Partiamo dai decessi che, secondo le ultime stime dell'ISS attualmente avvengono con un tempo mediano di 12 giorni (50% dei casi) dopo la comparsa dei sintomi con un IQR (intervallo tra il primo ed il terzo quartile) che va da 7 a 19 giorni. Ci aspettiamo quindi un ritardo di circa due settimane rispetto all'andamento dei contagi:

Andamento dei decessi Covid in Italia. Si nota una crescita esponenziale (raddoppio ogni circa 7 giorni) durante le ultime 4 settimane. La linea tratteggiata rossa (ormai quasi confusa con l'asse orizzontale) corrisponde al livello medio dei decessi settimanali dovuti ad incidenti stradali.

La crescita è quella che ci aspettavamo, anche se ormai è ricominciato il coro dei "minimalisti" (i negazionisti sembrano spariti!) che ci raccontano che muoiono soltanto persone molto anziane ed in precarie condizioni di salute. Sarà, ma temo che già tra un paio di settimane i dati ISTAT ci faranno vedere un aumento dei decessi che supererà (al netto della banda di errore associata alle fluttuazioni statistiche) il livello medio degli anni precedenti.

Su base regionale la situazione è molto differenziata. La Valle D'Aosta è in una situazione estremamente critica (circa 6 volte la media nazionale dei decessi Covid). Nel grafico sottostante ho dovuto troncare il dato della Valle D'Aosta per evitare di comprimere troppo tutti gli altri dati. Seguono con un livello di decessi piuttosto elevato Liguria, Umbria e Lombardia. 

Trentino, Alto-Adige, Molise, Piemonte e Toscana si collocano tra 4 e 5 decessi settimanali per ogni 100.000 abitanti, superiori alla media nazionale (3,8).

La barra della Valle D'Aosta è troncata perché troppo grande rispetto alla scala utilizzata. I valori numerici accanto a ciascuna barra rappresentano i decessi Covid settimanali per ogni 100.000 abitanti. La barra rossa corrisponde al Trentino. La barra verde corrisponde alla media nazionale.

Per quanto riguarda i contagi, sempre in aumento come tendenza generale, si nota comunque che non siamo più al livello delle prime tre settimane di ottobre quando la tendenza (linea rossa tratteggiata) era quella esponenziale con un raddopio del numero di nuovi contagi ogni 7 giorni. In altre parole, se fossimo rimasti lungo quella linea di tendenza, oggi avremmo registrato circa 100.000 nuovi contagi.

Ammesso e non concesso che l'attuale capacità di trovare i nuovi contagi sia più o meno la stessa di metà ottobre, questo andamento potrebbe essere interpretato come un avvicinamento al picco dei contagi di questa seconda ondata. Tenuto conto del ritardo con cui si vede l'effetto delle politiche pubbliche di contenimento dei contagi, potremmo raggiungere il massimo entro questo mese di novembre.

Per quanto rigurda i ricoveri, mostro i dati nazionali e trentini tratti dal sito dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali:
 


Si nota che sia a livello nazionale che locale sono state superate le soglie di allarme fissate dal Ministero della Salute, specialmente per i ricoveri in area non critica. Del resto sono ormai molto frequenti le notizie di un sostanziale rallentamento dell'attività ordinaria degli ospedali italiani per poter assistere i (troppi) malati di Covid-19.

Il quadro europeo mostrato da ECDC ci fa vedere che l'Europa è tornata ad essere il continente dove la pandemia sta colpendo più duramente, sia in termini di contagi che di decessi. La mappa dei contagi è mostrata qui di seguito (notate che per un problema tecnico il dato è riferito agli ultimi 13 giorni invece dei soliti14):
Tratto da ECDC

Nello stesso sito potete trovare i dettagli relativi ai contagi ed ai decessi registrati a livello nazionale.





Nessun commento:

Posta un commento